Deporre un uovo all'ora di cena

28 Aprile 2015

Ruth Krauss e i suoi libri
 

«Mi ricordo» scrive Pamela Travers autrice di Mary Poppins «come per un lungo periodo della mia infanzia, fui assorta nell'esperienza di essere un uccello. Assorta ma non perduta poiché sapevo perfettamente di essere nello stesso tempo una bambina. Decisa, indaffarata, tenace, intrecciavo il nido e preparavo tutto per le uova come se la vita di tutta la natura dipendesse dal mio zelo. “Lei non può venire, sta facendo le uova,” dicevano i miei fratelli, andando a tavola. E mia madre, completamente immersa nel suo ruolo di madre di famiglia distratta, districava le mie membra intrecciate e mi trascinava fuori dal nido: “Come ti ho detto centomila volte, non devi fare le uova quando ti chiamo a tavola.”»

 

Maurice Sendak illustrazione per The Juniper Tree and Other Tales from Grimm, 1973

 

Il medesimo senso dell'umorismo della famiglia Travers, lo si ritrova intatto nei libri, meravigliosi, di Ruth Krauss e Maurice Sendak. Qui da noi non sono conosciuti, perché Maurice Sendak si legge esclusivamente per quello che forse è il picture book più noto al mondo: Nel paese dei mostri selvaggi (Where the Wild Things Are, 1963) edito in Italia da Babalibri. Oltre a questo titolo in libreria c'è poco altro: solo Orsetto (Little Bear, 1957), edito da Adelphi. Qualche anno fa era disponibile anche Luca la luna e il latte (In the Night Kitchen, 1970), sempre Babalibri. Sendak, invece, di libri ne ha scritti e illustrati a decine. E allora? Allora la realtà è che è sempre stato un autore per l'infanzia controverso. Non solo, per esempio, i suoi mostri selvaggi furono al centro di una serie di polemiche, quando uscirono, ma Luca, la luna e il latte appare tuttora nella lista dei libri contestati o banditi dalla American Library Association (ed è al ventunesimo posto nella lista dei “100 libri più contestati degli anni Novanta”). Non dimentichiamo che quando si parla di bambini e di educazione gli adulti possono diventare stranamente retrogradi, per non dire fascisti, come dimostrano le recenti polemiche su quella che è definita l'educazione di genere.

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, A Hole is to Dig, 1952

 

Per esempio, le illustrazioni di Sendak per le fiabe dei Grimm in The Juniper Tree and Other Tales from Grimm: Volumes 1 & 2 Farrar, Straus and Giroux 1973, furono considerate “non per bambini”. E questa fu la risposta che Sendak diede a chi criticava la sua visione delle fiabe: «Credo che i bambini intuiscano il significato profondo di ogni cosa. Sono solo gli adulti che per la maggior parte del tempo leggono la superficie. Sto generalizzando, naturalmente, ma le mie illustrazioni non sorprendono i bambini. Loro sanno cosa c’è in queste storie. Sanno che matrigna significa madre, e che il suffisso -igna è lì per evitare che gli adulti si spaventino. I bambini sanno che ci sono madri che abbandonano i loro bambini, emotivamente, non letteralmente. Talvolta vivono con questa realtà. Non mentono a se stessi. E vorrebbero sopravvivere, se questo accade. Il mio obiettivo è non mentire loro.» (Selma G. Lanes, The Art of Maurice Sendak, Abradale Abrams, 1993).

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, A Hole is to Dig, 1952

 

Fra i libri di Sendak assenti in Italia i meno conosciuti sono certamente gli otto che realizzò fra il 1952 e il 1960 insieme a Ruth Krauss, astro di prima grandezza nel firmamento della letteratura per ragazzi americana. Quattro fra questi sono citati qui per la buona ragione che continuare a ignorarli è davvero una sciagura (in attesa che l'editore che detiene i diritti di Sendak in Italia li pubblichi).

La storia di come Sendak e Krauss cominciarono a lavorare insieme vale la pena di essere raccontata. Il merito di farli incontrare fu di Ursula Nordstrom leggendaria editor del settore ragazzi della casa editrice Harper & Row che scoprì i migliori talenti della sua epoca e fece con loro alcuni fra i libri più belli di sempre (compreso Where the Wild Things Are). Ruth Krauss fu fra le sue autrici più amate. Per Nordstrom, Krauss era l'autrice ideale, un amalgama insuperabile di umorismo, intelligenza, intuizione, anticonformismo, raffinatezza, grazia, sapienza, rigore. Un occhio infallibile che aveva la misura esatta dell'infanzia e il senso dell'età adulta. Avendo fra le mani il suo testo di A Hole is to Dig, cominciò a pensare a un illustratore adatto. Lo propose a Nicolas Mordvinoff che avrebbe poi vinto il Caldecott 1952, ma questo lo rifiutò trovandolo “frammentario ed elusivo” (come racconta Philip Nel in Crockett Johnson and Ruth Krauss: How an Unlikely Couple Found Love, Dodged the FBI, and Transformed Children’s Literature). Fu allora che Nordstrom pensò a Maurice Sendak, un giovanotto di ventitré anni che aveva già all'attivo qualche libro, uno dei quali con Harper.

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, A Very Special House, 1953

 

Sendak amò immediatamente quel testo che trovò congeniale al suo spirito. E sebbene si fosse presentato all'incontro con Krauss molto nervoso, fra i due nacque subito un'intesa profonda, e una simpatia vivissima che si trasformò rapidamente in una grande amicizia. Da questo sodalizio umano e professionale nacquero libri che sono autentici capolavori (e che io ho conosciuto solo due anni fa a New York grazie a Sergio Ruzzier).

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, A Very Special House, 1953

 

Ruth Krauss era sposata con Crockett Johnson, grandissimo autore, illustratore e fumettista di Barnaby e di libri gloriosi come Harold and the Purple Crayon. Ruth e Crockett erano una coppia magnifica, (loro è The Carrot Seed, del 1950, un libro che ancora oggi ha il potere di fare levare più di un sopracciglio per il disappunto). Erano un torrente in piena di idee, umorismo, immaginazione, curiosità, cultura, passione per il proprio lavoro e per il mondo infantile. E come molti di coloro che in quel periodo in America erano dotati di cervello e idee finirono nelle liste dell'FBI, sospettati di attività sovversive. Maurice Sendak, che allora abitava ancora con la sua famiglia, venne praticamente adottato da Ruth e Crockett. Trascorreva molto tempo con loro, soprattutto nella loro casa fuori città, dove era ospite fisso.

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, A Very Special House, 1953

 

Il sodalizio con Ruth Krauss lasciò un segno profondo nel lavoro di Sendak, al punto da spingerlo a indicare la sua influenza come la più importante nel suo modo di vedere l'infanzia e concepire la scrittura nei libri destinati ai bambini, a cominciare proprio da Where the Wild Things Are che senza il magistero della Krauss semplicemente non sarebbe come è. Nel 2010, la Biblioteca di Philadelphia ha dedicato a questo tema una mostra: For Ruthie: Ruth Krauss, Maurice Sendak, and Their Young Philosophers. L'intuizione di Ursula Nordstrom di unire le parole di Krauss alle immagini di Sendak, fu geniale, perché nessuno come Sendak, né prima né dopo, riuscì mai a disegnare meglio i bambini. I bambini di Sendak sono, semplicemente, perfetti. E questa evidenza va compresa nella giusta dimensione. Perché potrà anche sembrare strano, ma nei libri per bambini la cosa in assoluto più difficile da disegnare sono, appunto, i bambini: lo può testimoniare qualunque illustratore.

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, I'll Be You and You Be Me, 1954

 

Ruth Krauss al centro dei suoi libri metteva sempre i bambini: mucchi, cataste, montagne di bambini; bambini indaffaratissimi in quella condizione assai indaffarata che è l'infanzia. Bambini che facevano cose come scavare buchi, mangiare purè, ballare, viaggiare, andare in slittino, costruire castelli di sabbia, soffiarsi il naso, fischiare, volare a cavallo di un uccello, fare picnic, impilare sassi, guardare un libro, sedere su un gradino, baciarsi, scuotere uova di Pasqua, gridare, invitare farfalle a una festa notturna, essere identici al proprio amico del cuore, rimirarsi allo specchio, imitare cani (e gatti), fare angherie a fratelli piccoli, pensare assurdità, abbracciare fratelli piccoli, cantare bumpety bump, osservare facce, immaginare di essere un leone, regalare la propria coda a un scimmia, ascoltare un ruscello, parlare con un unicorno, porsi quesiti felicemente irrisolvibili, aspettare un amico, perdere sbadatamente il proprio elefante, mangiare insieme minestra di pollo, avere una gemella, correre, diventare un cavallo, litigare con sei fratelli, riparare dal freddo una bambola vestita leggera, andare dappertutto, ridere al telefono, gironzolare, filosofare, essere felici e molto altro.

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, I'll Be You and You Be Me, 1954

 

A Hole is to Dig (1952), A Very Special House (1953), I'll Be You and You Be Me (1954), e Open House for Butterflies (1960), i libri di cui qui trovate le immagini, parlano esattamente di questo. Quello strano e democraticissimo fatto che è l'essere bambini. Una condizione esistenziale che ti spinge con urgenza a costruire un nido e a deporre uova all'ora di cena, sapendo che è utile, vero, inutile e immaginario nello stesso momento, senza che questo rappresenti un problema.

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, I'll Be You and You Be Me, 1954

 

Aveva perfettamente ragione Mordvinoff a trovare i testi di Krauss “frammentari ed elusivi”. Perché lo sono: non sono storie, non sono filastrocche, non sono fiabe, non sono racconti didattici o divulgativi. Sono, invece, riflessioni, osservazioni, punti di vista, domande, consigli privi di costrutto, regole imperscrutabili, suggerimenti folli, fantasticherie più vere del vero, considerazioni sulle parole, evidenti ma trascurate verità, improvvise ispirazioni, visioni utopiche, concetti innovativi, principi inderogabili. Perché – incredibile -, i bambini pensano e amano moltissimo pensare e leggere libri che li facciano pensare alle cose giuste, quelle che tutti dovrebbero sapere il giorno in cui provassero l'irresistibile impulso di deporre un uovo all'ora di cena.

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, I'll Be You and You Be Me, 1954

 

Ruth Krauss i bambini li conosceva e li guardava attentamente e con loro parlava molto. Era, fra le altre cose, frequentatrice assidua del Bank Street College of Education, scuola sperimentale newyorkese fondata nel 1916 da Lucy Sprague Mitchell, nel West Village di Manhattan, che oltre a occuparsi dell'educazione dei bambini si occupava anche di quella degli adulti che si sarebbero occupati di bambini. Oltre a incontrare i bambini che la frequentavano, sottoponendo loro le idee per i suoi libri e attingendo alle loro osservazioni e molteplici attività per scriverli, partecipò attivamente al Bank Street Writer’s Laboratory, creato per realizzare libri per bambini secondo una nuova concezione, a cui collaborarono grandi autori e illustratori per l'infanzia come Margaret Wise Brown.

 

Ruth Krauss e Maurice Sendak, A Very Special House, 1953

 

Da questa fucina di idee nel 1943 venne, fra le altre cose, la principale ispirazione per una delle serie di maggior successo di libri per l'infanzia negli Stati Uniti e nel mondo, la famosa Little Golden Book series, i cui due primi libri furono The New House in the Forest di Lucy Sprague Mitchell e Eloise Wilkins, e The Taxi That Hurried di Irma Simonton Black e Jessie Stanton e Tibor Gergely.

Naturalmente ci sarebbe molto altro da dire sul mondo e sul lavoro di queste straordinarie persone che con indefettibili impegno e allegria si dedicarono ai bambini e ai libri per loro.

Ma non rimane spazio. Allora solo questo: grazie Ruth Krauss per avere immaginato i bambini più bambini della storia della letteratura per l'infanzia, e per avere ispirato e portato alla luce il più grande disegnatore di bambini della storia dell'illustrazione.

 

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