Christopher Isherwood. Un uomo solo

4 Giugno 2013

A Single Man, uscì negli Stati Uniti nel 1964, Isherwood aveva già sessant’anni, era un autore affermato e da più di dieci anni viveva col pittore Dan Bachardy, suo compagno sino alla morte.

 

 

Isherwood e Bachardy rappresentarono a lungo uno dei pochi modelli di coppia gay stabile e di successo. In Italia, col titolo di Un uomo solo, arrivò, nella traduzione di Dario Villa, solo nel 1981, da Guanda. Non che Isherwood non fosse autore conosciuto in Italia, ma tutti i suoi testi erano – e sono – stati tradotti spesso con grande ritardo – molti ancora mancano – e da case editrici diverse, senza continuità e attenzione, quasi fosse un autore minore, e non uno dei grandi del Novecento: Addio a Berlino uscito nell’edizione originale nel 1939, fu tradotto da Maria Martone per Longanesi nel ‘44. Nel ‘48, sempre Longanesi pubblicò la versione di Marcella Hannau di The Memorial, del ‘32, col titolo Ritratto di famiglia. Poi Mondadori, nel ‘48 pubblicò nella Medusa Il Signor Norris se ne va (che era uscito nel ‘35 presso la Hogart Press, la casa editrice di Leonard e Virginia Woolf, col titolo The Last of mr. Norris).

 

 

Da allora si susseguono edizioni, talvolta mai ristampate, disordinate, due o tre per decennio. Nel 1983 Guanda fece uscire una seconda ristampa de Un uomo solo; poi, nella medesima edizione fu da Garzanti, negli “Elefanti”, nel 1991; nel 1998 la riprese Guanda, nel frattempo rifondata a Parma, nella “Biblioteca tascabile”, poi la spostò ne “Le Fenici”, nel 2003; ultimamente Adelphi ha ristampato Un uomo solo, nella versione di Villa, sottoposta – senza indicarlo – a una profonda riscrittura, in occasione dell’uscita in Italia di A Single man, il film che ne ha tratto –operando un forte travisamento del testo – Tom Ford nel 2009.

 

 

Poche edizioni in trent’anni, per uno dei libri più belli di Isherwood, un discorso sulla possibilità della vita dopo la morte della persona amata, condotto con grazia stupefacente che chiama nella narrazione l’io narrante, il compagno morto, chi legge, noi tutti, in un alternarsi di vicinanza e distanza tesi a tentare di comprendere come sia possibile la vita, la stessa esistenza, di che gesti possa comporsi, quando chi si è amato non c’è più.

 

identificazione volume • autore: Christopher Isherwood; titolo: Un uomo solo; editore: Guanda, Milano; data di stampa: aprile 1981; numero d’edizione: prima; stampatore: Edigraf s.n.c., Segrate (MI); dimensioni: 20 x 12 x 1,5 cm | paratestititolo: al dorso e al piede al piatto anteriore, orizzontale, riquadrato da un filetto, idem in frontespizio, in alto; occhiello: alla prima pagina, in alto; colophon: alla seconda pagina; logo dell’editore: alla prima di copertina, in alto, riquadrato da un filetto; al dorso, in basso; al frontespizio, in alto; indicazione di collana: alla copertina, nome della collana sopra il titolo e numero nella collana al dorso in alto: all’occhiello, in alto; responsabilità grafica: non indicata; responsabilità della traduzione: al frontespizio, sotto il titolo; pagina dell’esergo: dedica in alto a destra; sovracoperta: all’aletta anteriore: nota al testo e indicazione dell’illustrazione della prima di sovracoperta, all’aletta posteriore: nota bio-bibliografica e indicazione del prezzo | sovracopertastruttura: incollata al dorso, con alette; materiali: carta vergata color avorio; stampa: opaca, sfondo color tabacco, testi e filetti in nero e marrone; alla prima di sovracoperta: illustrazione a colori incorniciata da un filetto nero, alla quarta di sovracoperta assenza di testo e illustrazioni  | coperta: struttura: brossura senza alette, incollata al dorso; materiali: cartoncino flessibile goffrato color tabacco; dorso: incollato | dettagli legaturacucitura: filo refe; taglio corpo del libro: rifilato, naturale; risguardi: semplici, liberi, color avorio, stessa carta del corpo libro.

 

In collaborazione con

 

Cristina Balbiano d’Aramengo
Designer Bookbinder a Milano - legatoria, ricerca e formazione




Christel Martinod
Graphic designer

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