Speciale
La fine del mondo / Del teatro e della vita il fiore
LUMACA IMÈGA
O gente che corre – umanità – sentite
andando piano e meditando
e molto ascoltando
che pensieri mi sono venuti in mente.
Mentre ero brucando di foglia in foglia
accanto a bellissimi fiori erti e orgogliosi
ho pensato:
Chi è un fiore?
Uno che sboccia, fiorisce e sfiorisce.
Per chi fiorisce?
Per sé – per essere fiore.
E Fiore lo spazzino
lui sì vero re del mondo
per chi canta?
Per sé canta – per la gioia di sé.
O gente che corre
inseguita dall’ansia:
cos’è il bene per un fiore?
Fiorire.
E per voi dinosauri?
E per noi del Pavano Antico
cos’è il bene?
Essere in fiore.
Far sì che il difficile
attraversamento della vita
sia un teatro in fiore –
il teatro della nostra vita
in fiore – anche accanto alla morte:
godendo del fiorire di noi e di tutti, perfino
dentro il lato oscuro che ci spaventa
e ci nutre.
CORO
Noi siamo il Fiore
e il Leviatano
e con l’amore
e andando piano
la sapiente umanità
forse che sì forse che no
forse forse si salverà.
Si salverà?
E la via troverà?
Mah!
Ma sì – troverà.
EPILOGO
NANE OCA
Tremita l’aria quando sorge amore
e un vuoto si forma - dentro cui va il vento:
vento noi siamo – vento con parole –
vento che nasce quando le ali d’oro,
molto grandiose, amore muove,
ali del tempo estese – lo so, son Nane Oca –
fin dove il vento/luce sa.
Questo è il finale della Commedia olimpica andata in scena l’8 novembre 2019 al Teatro olimpico di Vicenza, regia di Giuliano Scabia. Al centro della Commedia c’è La fine del mondo, tragedia farsa recitata dalla Fantastica Compagnia Dilettantistico Amatoriale che racconta l’estinzione dei dinosauri. Prima dell’epilogo è sorto il Leviatano che insieme a Fiore lo spazzino indù pulisce il mondo da deiezioni, immondizie e virus.