Nella psicoanalisi lacaniana il godimento è opposto al piacere e in conflitto permanente con il desiderio, due capisaldi della teoria del cinema.
In che modo questo concetto così astruso e oscuro, elaborato da Lacan lungo tutto il corso del suo insegnamento, getta oggi nuova luce sui rapporti tra cinema e psicoanalisi? Quali sono le analogie che il godimento permette di stabilire tra le forme attuali di visione e i sintomi della clinica contemporanea? In che modo l’esperienza di godimento, che mette in gioco violentemente il corpo nella sua componente organico-fisiologica, si manifesta nell’opera di registi come Hitchcock, Antonioni, Oshima, Kieslowski o Ferreri?
Come una catastrofe, il godimento scompagina totalmente la teoria classica del cinema e i procedimenti stessi di identificazione, credenza, voyeurismo e piacere.
Il corpo dello spettatore in preda al godimento non è più pensabile esclusivamente nella sua dimensione immaginaria, ma è soggetto a uno sconvolgimento generale e profondo a cui lo spettatore non può che arrendersi.
Arianna Salatino è dottore di ricerca in cinema all’Università Roma Tre e all’Université Paris Ouest Nanterre La Défense. Si occupa di cinema e psicoanalisi e ha pubblicato diversi saggi su riviste italiane e internazionali. È in uscita per la collana Videns di Mimesis un libro su Accadde una notte di Frank Capra.
Sommario
Prefazione di Lucilla Albano
Introduzione
I. Sul godimento nel cinema
1. Il godimento di Lacan. La molla dell’universo e il paradosso cinematografico
2. L’esperienza di jouissance nel cinema. Meraviglie dell’oggetto d’amore
3. La morte di Narciso. Credenza e identificazione
4. Sua Maestà il Linguaggio. Godimento della lingua e delle figure d’amore
5. Erotismo e pornografia. Intorno al rapporto sessuale
II. Sul godimento nei film
1. Il godimento del corpo. Iperidentificazioni, dismorfismi e altri deliri
Il deserto rosso (Michelangelo Antonioni, 1964)
2. Monotonia del godimento e tirannia della ripetizione: il sintomo
Marnie (Alfred Hitchcock, 1964)
3. Il godimento e il suo rovescio. L’angoscia
La Grande Bouffe (La grande abbuffata, Marco Ferreri, 1973)
4. “Ne voglio ancora”. La jouissance e il problema dell’amore
Ai no corrida (Ecco l’impero dei sensi, Nagisa Oshima, 1976)
5. Il godimento, lo spettatore. Eros e la morte
Krotki Film o Miloschi (Breve film sull’amore, Krzysztof Kieslowski, 1988)
Bibliografia
Filmografia
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