Lavoro totale
Il precariato cognitivo nell’era dell’auto-imprenditorialità e della Social Innovation
Le componenti culturali, creative e relazionali investono in modo crescente gli ambiti dell’innovazione sociale e dell’auto-imprenditorialità e come tali vengono ampiamente studiate, ma è solo spostando l’attenzione dalle varietà del lavoro cognitivo alle forze che lo determinano che possiamo tentare di cogliere e interpretare la dinamica del cambiamento in atto.
Apprendimento continuo, autonomia, responsabilità, flessibilità, individualizzazione, svalorizzazione e cooperazione diventano così traiettorie di sviluppo del lavoro e non contingenze di alcuni settori o fenomeni. Analizzare le strutture che fondano l’attuale condizione del lavoro cognitivo nei campi dell’innovazione sociale e dell’auto-imprenditorialità può allora aiutarci a comprendere le forze sottostanti ai processi di riorganizzazione del lavoro in atto.
L’urgenza e l’originalità di questo libro di Maurizio Busacca consistono nell’analisi di queste strutture, cercando di rintracciare ed evidenziare contraddizioni e distorsioni prima di accettare acriticamente e astoricamente le retoriche più diffuse e dirompenti, e indagando la struttura di fondo del lavoro cognitivo, nella sua dinamica storica e esistenziale, attraverso il concetto di Lavorototale-Improduttivitàmalata.
Il lavoro totale si profila come una delle forme di vita economica e sociale, ma anche di patologia individuale, che già contraddistingue nel presente il lavoro cognitivo e minaccia di estendersi a settori sempre più ampi nell’immediato futuro. L’improduttività malata è il suo risvolto, o il fratello gemello. Questo libro di Maurizio Busacca ne indaga i meccanismi, anche alla luce del magistero di Franco Basaglia, e mentre ne denuncia i pericoli cerca di individuare possibili alternative o vie d’uscita.
Maurizio Busacca si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Padova e per oltre dieci anni lavora nell’ambito della cooperazione sociale come progettista e project manager, occupandosi soprattutto di giovani, lavoro, impresa sociale, formazione, nuove imprese, coworking, formazione e nuove tecnologie. Nel 2013 rientra all’Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento di Management come Assegnista di ricerca, curando un progetto di ricerca su ‘Innovazione Sociale nei sistemi di welfare’ che si è concluso nel 2015. Da Settembre 2015 è Cultore della Materia in Critical Management Studies presso il medesimo dipartimento veneziano e PhD Student in Pianificazione territoriale e Politiche Pubbliche del Territorio alla Scuola di Dottorato dell’Università IUAV di Venezia, dove ha iniziato un lavoro di ricerca su ‘Innovazione Sociale e Politiche per il Lavoro’, soprattutto nell’ambito della programmazione europea. È membro del Laboratorio di Management delle Arti e della Cultura - M.A.C.Lab, nell’ambito del quale si occupa di indagare i terreni di intersezione tra Innovazione Sociale e Innovazione Culturale, settori nei quali è attualmente impegnato nell’avvio di alcuni progetti imprenditoriali. #socinn #socialtech #welfareplatform #coworking
Le componenti culturali, creative e relazionali investono in modo crescente gli ambiti dell’innovazione sociale e dell’auto-imprenditorialità e come tali vengono ampiamente studiate, ma è solo spostando l’attenzione dalle varietà del lavoro cognitivo alle forze che lo determinano che possiamo tentare di cogliere e interpretare la dinamica del cambiamento in atto.
Apprendimento continuo, autonomia, responsabilità, flessibilità, individualizzazione, svalorizzazione e cooperazione diventano così traiettorie di sviluppo del lavoro e non contingenze di alcuni settori o fenomeni. Analizzare le strutture che fondano l’attuale condizione del lavoro cognitivo nei campi dell’innovazione sociale e dell’auto-imprenditorialità può allora aiutarci a comprendere le forze sottostanti ai processi di riorganizzazione del lavoro in atto.
L’urgenza e l’originalità di questo libro di Maurizio Busacca consistono nell’analisi di queste strutture, cercando di rintracciare ed evidenziare contraddizioni e distorsioni prima di accettare acriticamente e astoricamente le retoriche più diffuse e dirompenti, e indagando la struttura di fondo del lavoro cognitivo, nella sua dinamica storica e esistenziale, attraverso il concetto di Lavorototale-Improduttivitàmalata.
Il lavoro totale si profila come una delle forme di vita economica e sociale, ma anche di patologia individuale, che già contraddistingue nel presente il lavoro cognitivo e minaccia di estendersi a settori sempre più ampi nell’immediato futuro. L’improduttività malata è il suo risvolto, o il fratello gemello. Questo libro di Maurizio Busacca ne indaga i meccanismi, anche alla luce del magistero di Franco Basaglia, e mentre ne denuncia i pericoli cerca di individuare possibili alternative o vie d’uscita.
Maurizio Busacca si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Padova e per oltre dieci anni lavora nell’ambito della cooperazione sociale come progettista e project manager, occupandosi soprattutto di giovani, lavoro, impresa sociale, formazione, nuove imprese, coworking, formazione e nuove tecnologie. Nel 2013 rientra all’Università Ca’ Foscari Venezia – Dipartimento di Management come Assegnista di ricerca, curando un progetto di ricerca su ‘Innovazione Sociale nei sistemi di welfare’ che si è concluso nel 2015. Da Settembre 2015 è Cultore della Materia in Critical Management Studies presso il medesimo dipartimento veneziano e PhD Student in Pianificazione territoriale e Politiche Pubbliche del Territorio alla Scuola di Dottorato dell’Università IUAV di Venezia, dove ha iniziato un lavoro di ricerca su ‘Innovazione Sociale e Politiche per il Lavoro’, soprattutto nell’ambito della programmazione europea. È membro del Laboratorio di Management delle Arti e della Cultura - M.A.C.Lab, nell’ambito del quale si occupa di indagare i terreni di intersezione tra Innovazione Sociale e Innovazione Culturale, settori nei quali è attualmente impegnato nell’avvio di alcuni progetti imprenditoriali. #socinn #socialtech #welfareplatform #coworking
Sommario
Intro
1. Lavoratori e lavoratrici dell’immateriale
2. Lavoro – Improduttività e i loro doppi
3. La soggettivizzazione materiale dei lavoratori e delle lavoratrici dell’immateriale
4. L’inno del fare… tra retoriche e decreti.
4.1 La normalizzazione dell’autoimprenditorialità
4.2 L’urgenza del fare
5. Le origini del fare e del dis-fare
6. Oltre la retorica del fare: “La questione è”, disse Alice, “se voi potete dare alle parole significati così diversi”.
“La questione è”, rispose Humpty Dumpty, “chi ha da essere il padrone, ecco tutto”
Postfazione
Ringraziamenti
Bibliografia
Intro
1. Lavoratori e lavoratrici dell’immateriale
2. Lavoro – Improduttività e i loro doppi
3. La soggettivizzazione materiale dei lavoratori e delle lavoratrici dell’immateriale
4. L’inno del fare… tra retoriche e decreti.
4.1 La normalizzazione dell’autoimprenditorialità
4.2 L’urgenza del fare
5. Le origini del fare e del dis-fare
6. Oltre la retorica del fare: “La questione è”, disse Alice, “se voi potete dare alle parole significati così diversi”.
“La questione è”, rispose Humpty Dumpty, “chi ha da essere il padrone, ecco tutto”
Postfazione
Ringraziamenti
Bibliografia