Speciale

Scritture d’emergenza / Nel vuoto

17 Aprile 2020

In scena una donna giovane o molto giovane.

 

1.

Eccomi sono qui io sono qui 

in carne ossa sangue nervi 

sono qui giovane essere umano 

qui dietro il muro dello schermo 

e parlo a te 

a te che mi guardi 

di là da questo muro tu mi guardi 

e mi chiedi che cos’è questo vuoto 

fino a quando durerà questo vuoto 

questo vuoto intorno 

questo spazio vuoto 

questo spazio vuoto fra me e te 

fratello amico  

mio amante mio assassino 

noi siamo qui 

io di qua dal muro dello schermo 

tu di là dal muro dello schermo 

e tutti gli altri intorno 

tutti davanti al muro dello schermo 

tutti in ginocchio 

davanti a un muro tutti in questo vuoto 

questo vuoto fuori 

questo spazio vuoto 

questo vuoto intorno 

questo vuoto fra noi 

siamo qui ficcati in questo vuoto 

questo vuoto del tempo

e da questo vuoto del tempo 

io ti parlo e dico: 

 

2. 

quello che viene dopo 

non è la fine o la continuazione 

quello che si è interrotto 

non si può continuare 

questa non è una pausa 

non è l’intervallo 

primo e secondo tempo 

non è una sospensione del servizio 

non è ‘scusate il ritardo 

i servizi torneranno a funzionare il prima possibile’

non è un intermezzo 

non è un contrattempo 

non è neanche una guerra 

non è una guerra siamo seri 

si è mai visto che una guerra ingrassi? 

no non è una guerra è molto di più 

questo è il vuoto il vuoto del tempo 

e io qui ficcata 

qui in questo vuoto del tempo 

io sono io desidero io voglio – 

 

3.

voglio che il mondo vecchio non prosegua 

voglio che il peggio si perda in questo vuoto 

we unburdened crawl toward death 

e che dopo solo dopo riaffiori 

ma nuovo 

voglio che dopo il vuoto 

ci sia l’inizio 

un grande spargimento di sangue 

e un grande silenzio senza scopo 

un nulla minerale di rumore 

guarda farsi il vuoto intorno a te 

spariscono i buffoni dal campo di battaglia 

s’impiglia il nevischio nei fiori contorti 

nei campi secchi e tra le fabbriche 

risale il vento e tuona 

il rumore dell’acqua 

tra i condomini i muri 

i santuari le fortezze 

e nonostante il blaterio incessante 

tutto torna a ferirci e a farci male 

tutto torna a farci sanguinare 

io voglio che non passi invano 

tra di noi questo vuoto 

voglio che non si sprechi 

il nostro sanguinare. 

 

4. 

Io voglio l’inizio 

voglio che venga il nuovo 

io voglio che nel vuoto venga il nuovo 

voglio che inizi il nuovo 

e il nuovo inizierà 

io lo so lo sento lo vedo 

muovo le braccia la testa le gambe 

il sangue mi muggisce nella testa 

verrà verrà il nuovo 

verrà domani presto tra di noi 

nel vuoto intorno a noi 

nel vuoto fra me e te 

nel vuoto fra di noi verrà il nuovo 

io non lo so che forma avrà il nuovo 

che faccia che lingua che nomi 

avrà il nuovo che viene tra di noi 

verrà il nuovo 

tra noi dentro di noi verrà il nuovo 

verrà dentro di noi dentro di me il nuovo

e spazzerà via il mediocre e il fasullo 

l’impuro l’inautentico il superfluo 

spazzerà via lo svogliato il perso il compiaciuto 

spazzerà via l’avaro il tossico il maschile 

il gramo l’imitato il raccomandato 

spazzerà l’inizio del secolo sopravvissuto 

spazzerà via l’omologazione del pensiero 

spazzerà via la guerra del tutti contro tutti

spazzerà via il vangelo del mercato

spazzerà via la chiacchiera 

spazzerà via la fame del piccolo piacere 

spazzerà via le lingue morte 

spazzerà via il penultimo 

spazzerà via la sazietà 

spazzerà via la mia inadeguatezza 

spazzerà via tutta la mia arroganza 

spazzerà via la mia tristezza 

spazzerà via la mia debolezza 

la lotta per la vita 

sveglia tutte le forze – 

 

5.

e ora chiedo domando 

al nuovo che viene 

a te che vieni nuovo nella storia 

con odore di alcol e di pioggia io domando 

un me nuovo

un tu nuovo 

una legge nuova 

una nuova allegria 

un dio nuovo 

un piacere nuovo 

un’arroganza nuova 

un sesso nuovo 

un teatro nuovo 

e nuova cattiveria 

una lingua nuova

un pensiero nuovo 

una ragione nuova 

una giustizia nuova 

un denaro nuovo 

una gioia un godimento nuovo 

un desiderio nuovo 

una storia nuova 

e che tutto il resto smetta qui 

adesso avanti qui 

prima di questa linea 

davanti a questa linea 

si fermi qui l’appestazione 

si fermi qui il veleno 

si fermi in questo vuoto 

soffochi in questo niente 

tutto il tuo impuro tutto il tuo inutile 

si fermi qui si bruci in questo vuoto 

e si rinnovi

e io mi faccio nuova 

e anche tu fratello amico 

mio amante mio assassino 

fatti nuovo sii nuovo anche tu.  

 

6.

Ora staccati dal muro dello schermo 

e guarda fuori 

il vuoto del tempo 

il vuoto della storia 

il vuoto intorno il nostro spazio vuoto 

il vuoto fra di noi 

il nuovo è lì  

il nuovo è già qui 

aguzza gli occhi e guarda 

tendi l’orecchio ascoltati 

il nuovo è già qui 

sii nuovo sii contemporaneo 

sii nuovo più che puoi 

guardami di là da questo schermo 

il nuovo è già qui 

e forse ha già il mio sguardo

e ci porta al futuro. 

 

 

Questo testo è stato commissionato dal Folkteatern di Göteborg (Svezia) all'interno del progetto 'Urgent Drama' in collaborazione con Fabulamundi Playwriting Europe. 

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