Un testo critico sul lavoro televisivo, documentaristico e filmico del geniale duo Ciprì e Maresco.
“Agli inizi degli anni Novanta, quando la televisione pubblica italiana non era irreversibilmente comatosa come oggi, sugli schermi di una Rai Tre allora diretta da Angelo Guglielmi iniziarono a comparire degli strani frammenti filmati. Si trattava di brevi scenette in bianco e nero che – ad avere un occhio allenato – sembravano una summa perfetta del cinema di Pasolini e di quello di Buñuel, dell’inquietante bellezza dell’epoca del muto (da Buster Keaton in giù) e dell’umanità stremata del Beckett della Trilogia.”
Nicola Lagioia è nato a Bari nel 1973. Ha pubblicato i romanzi Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (minimum fax, 2001), Occidente per principianti (Einaudi, 2004) e Riportando tutto a casa (Einaudi, 2009 e 2011).