Il testo si dipana attraverso due parti, il cui distinto formato opposto non deve impedire di scorgere, fra di esse, una profonda affinità. Nella prima, intitolata Prolegomeni, l’autore esamina i fondamenti epistemologici della cultura popular, con particolare attenzione alla canzone. Egli giunge così alla nozione di “tempo creativo” come a quella dimensione conoscitiva necessaria all’individuo per la creazione di un’identità sociale alternativa rispetto a quella dominante. In questo frangente, la giovinezza viene ad essere considerata come l’età cruciale in cui, di conseguenza, un avvenire altro può ancora essere pensato. Nella seconda parte (L’esperienza del rock Vasco Rossi), l’autore presenta invece quelli che sono i prodromi autobiografici della propria scoperta della musica rock, e descrive come essa sia stata un veicolo essenziale di liberazione nella propria prima giovinezza. La figura di Vasco Rossi ricopre qui la fondamentale funzione di raccordo ed adattamento di sonorità anglo-americane ad un panorama italiano. In questo senso egli è il primo artista ad offrire al pubblico italiano un’immagine davvero rock, e a modificare conformemente il genere canzone.
Enrico Minardi ha lasciato l’Italia nel 1994 per stabilirsi in Francia, ed in seguito negli Stati Uniti. Qui, dopo aver lavorato in alcune università, si è stabilito in Arizona, dove insegna italiano e francese ad Arizona State University. Con i tipi di doppiozero ha pubblicato Abitare il tempo. Metafora storia e comunità nel’opera di Enrico Palandri (2021). Si interessa a questioni relative all’identità e al genere, attraverso lo studio della storia della moda e della filosofia francese del secondo Novecento.