"Nel quadro astrale della famiglia Marcocesa, le posizioni degli ascendenti e le triangolazioni della Luna con il pianeta Saturno non promettevano niente di buono. Le due serie di cause erano gli amori extraconiugali del padre e le pretese della madre di non essere considerata una donna da buttar via. Perché aveva dei fianchi che attiravano ancora le occhiate maschili, e questo veniva notificato al marito per intimargli che se lui continuava i tresconi con altre donne, lei poteva benissimo rendergli la pariglia: “Stai attento Massimiliano, io non sono ancora uno straccio da buttar via, e puoi avere brutte sorprese”. Era una sfida che spuntava anche a tavola, davanti ai figli, con risposte del sospirante signor Marcocesa, il quale a tavola aveva l’abitudine di leggere la gazzetta sportiva e non gli interessava altro: “Margherita, per piacere, ti prego, lasciami mangiare in pace! È mai possibile che neanche quando torno a casa io possa stare tranquillo un momento?”.
Il mio compagno Marcocesa, che noi a scuola chiamavamo Cesa, assistendo a quelle scene era invaso da una noia profondissima. E scappava fuori di casa a camminare per le strade con le mani in tasca e una nuvola grigia in sospensione intorno alla testa.
Nei nostri giri quotidiani a zonzo, spesso mi raccontava quei litigi nella sua famiglia, gli urli della madre, le deboli reazioni del padre. Poi Cesa mi spiegavai il suo piano di partire al più presto per un altro continente, arruolandosi come mozzo su un mercantile, e non farsi più vedere nelle nostre terre."
Gianni Celati è nato a Sondrio nel 1937. Docente di letteratura angloamericana all’Università di Bologna, è autore di traduzioni di Celine, Melville, Stendhal, Swift, Twain, London, Barthes, Holderlin e altri. Ha esordito come narratore con Comiche nel 1970, presentato da Italo Calvino.
Con Narratori delle pianure ha vinto nel 1985 il Premio Cinque Scole e il Premio Grinzane Cavour. Con Avventure in Africa nel 1988 ha ottenuto il Premio Comisso. Nel 1999 alla New York University gli è stato assegnato lo Zerilli-Marimò Prize for Italian Fiction. Nel 2000 la Toronto University Press ha pubblicato un libro di Rebecca West sul suo lavoro trentennale di narratore, traduttore e saggista. Per doppiozero sono usciti i racconti Il caso Muccinelli e La notte.