Speciale

Un’autorità in materia di pane tostato

3 Febbraio 2012

Fai colazione con molta, molta calma. Tanto nessuno ti corre dietro. La parola chiave è: routine. Ecco, tu non ce l’hai una routine. Quindi puoi permetterti di sperimentare con le calorie, le GDA e tutto il resto. Colazione all’italiana, all’inglese, alla tedesca, continentale. Le hai provate tutte. Una volta hai perfino fatto colazione col minestrone della sera prima. Ma di solito vai sul classico: caffè, biscotti, merendine. E pane tostato. Soprattutto pane tostato. Col tempo sei diventato un’autorità in materia di pane tostato. Hai assaggiato tutte le marche, provato tempi diversi di tostatura. Quello San Carlo è più morbido, ma comincia ad ammuffire troppo presto. Il Mulino Bianco resiste di più. Attenzione, il pancarré è superato; adesso si tosta una cosa chiamata Pan Bauletto. Ne fanno diversi tipi: fette di pane integrale, di grano duro, ai cinque cereali più soia. Il migliore, hai deciso dopo mesi di tentativi, è quello di grano duro. Il timer va settato sul “3”, onde ottenere fette croccanti fuori e morbide dentro. Sopra puoi metterci quello che ti pare. Negli anni hai attraversato il periodo miele, il periodo nutella, il periodo “Elwood Blues” (pane tostato in bianco), il periodo burro d’arachidi, il periodo marmellata senza burro, il periodo burro senza marmellata, stranamente mai il periodo burro e marmellata. Il punto, comunque, è fare colazione con calma e senza guardare continuamente l’orologio. Questo è un lusso che non tutti possono permettersi, e lo sai. Le tue colazioni durano fino a un’ora. Non perché t’ingozzi, no. Semplicemente ti prendi il tuo tempo. Detto da uno che di tempo ne ha in quantità può suonare ironico, ma d’altra parte non pretendi che tutti capiscano. Quelli che hanno un lavoro fisso – quelli che la mattina riescono a malapena a bere un caffè perché altrimenti rischiano di beccare il traffico delle otto e mezza e allora apriti cielo – non concepirebbero questo spreco di tempo. Pensa se ti vedessero, in vestaglia alle nove e tre quarti del mattino, con una fetta di pane tostato sospesa a mezz’aria perché prima del prossimo morso vuoi finire un paragrafo del romanzo che stai leggendo. Impazzirebbero.


Un discorso a parte, poi, meriterebbe il water. Come faccia la gente che lavora ad andare di corpo regolare per te è e resterà un mistero. Il non dovere contare i secondi, il poterci impiegare tutto il tempo che ti pare, sono per te condizioni imprescindibili per una sana evacuazione. Ma soprattutto, la cosa deve avvenire nel tuo bagno. Una volta hai letto su un romanzo sudamericano che il vero lusso è potere cacare ogni giorno nel proprio cesso. Be’, non sei mai stato tanto d’accordo con qualcuno come quella volta. Ricordi? Hai sollevato gli occhi dalla pagina e hai pensato: quant’è vero. Pensa se lavorassi; “come farei?”, ti sei chiesto. Poi però hai realizzato che la cosa non ti riguarda, hai tirato un sospiro di sollievo, e hai addentato la tua fetta di pane.

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