Un amore assoluto incontrato in età matura; pochissimi anni di felicità che l’improvviso irrompere della malattia della donna non arriva quasi a scalfire; i giorni contati, e infine la perdita, il sentimento altrettanto assoluto di una solitudine definitiva. Un uomo ripercorre per brevi flash la sua storia, con l’urgenza di chi non vuole che la memoria anche di un solo istante vada persa, o sfumi verso la dimenticanza, la cancellazione. Un linguaggio diretto, intenso, recuperato a forza dal fondo delle false immediatezze, da parte di uno scrittore amato da Pontiggia (che scrive la prefazione), Giuliani, Segre, Manganelli, che aveva sempre fatto della diffidenza e del ribaltamento dei cliché uno dei motori dei suoi libri, divertenti e paradossali. Una storia intensa, con al centro la figura memorabile di una donna gioiosa e vitale fino agli ultimissimi giorni. Un libro che alla sua uscita, senza clamori, il passaparola ha reso un successo; che molti lettori hanno comprato in più copie per regalarle alle persone più care.
Lucio Klobas è nato nel 1944. Istriano di origine, vive a Bergamo dall'adolescenza. Ha pubblicato numerose opere, alcune delle quali tradotte all'estero. Tra i titoli principali di narrativa si segnalano: Galleria del vento (Geiger, 1976), Crudeltà mentale (Società di poesia, 1983), Macchinazione celeste (Garzanti, 1990), Orari contrari (Theoria, 1993), Fuori gioco (Il Mulino, 1997) Passo felpato (Greco & Greco, 2002), Monotrilogia (Greco & Greco, 2004), Antichi mestieri (Flaccovio, 2008) Anni luce (Effigie, 2010); tra le raccolte di poesia: Senza scampo (Manni, 1999), Il tempo vola (Greco & Greco, 2000) e Relazioni sociali (Campanotto, 2007). La prima edizione di questo Giorni contati è uscita per il Saggiatore nel 1994.