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Risultati 1 - 64 di 15558
  • 19 Dicembre 2015

    Intervista. L’unica anormalità che la società tollera è la donna

    È stato detto che molte volte che lei ha tre ‘idoli’: Cristo, Marx e Freud… Che cosa ci risponde?     Che sono soltanto formule. La realtà è il mio unico idolo. Se ho scelto di fare il cinema, oltre che scrivere libri, è stato perché, invece di esprimere questa realtà con dei simboli come sono le parole, ho preferito servirmi di un altro mezzo, che è il cinema, per poter esprimere la realtà con …
  • 20 Dicembre 2015

    Ti scrivo. Ti ho cercato tra le vie

    Caro Pier Paolo,   ciao, ti saluto come saluterei un amico, in fondo ormai io e te lo siamo diventati e spero proprio lo resteremo per tutta la vita. Il nostro primo incontro è stato abbastanza brusco. Non ci siamo presi subito troppo bene. Quelle Ceneri di Gramsci non riuscivo a capirle. Perché dedicare una raccolta di poesie ad un politico? Perché Gramsci? Perché raccontare la vita contadina, …
  • 20 Dicembre 2015

    Il mito Weil e i draghi di carta

    1.     Lungo l’ultimo decennio, nella critica italiana si è delineato sempre meglio un filone lontano sia dagli intimidatori approcci pseudoscientifici che dal vago estetismo spesso meccanicamente opposto a quegli approcci: un filone di vigile detection , fondato su un sobrio equilibrio tra esame rigoroso degli scartafacci e suggestive indagini analogiche, in qualche caso alla Garboli o alla …
  • 20 Dicembre 2015

    Berlinesi

    Vive in tre stanze della vecchia Milano un’antica signora, alta, diafana e bella, profilo di cammeo e figura sottile. È tedesca di Berlino, ma dal 1945 si rifiuta, come mite vendetta, di parlare la sua lingua natale, pur conservando in questi lunghissimi anni una spiccata cadenza berlinese. È inflessibile, non racconta mai le sue esperienze e non vuole neppure sentir parlare della sua antica …
  • 21 Dicembre 2015

    Garibaldi, Carducci e l'Aspromonte

    Il Mausoleo garibaldino che ricorda il celebre ferimento del Generale, avvenuto il 29 agosto 1862, si trova nel territorio di Sant’Eufemia d’Aspromonte, a 1200 mt di altitudine. Il luogo è bello e desolato, il pino secolare presso il quale venne fatto appoggiare Garibaldi ferito c’è ancora, protetto da una cancellata corrosa dalla ruggine. Sulle pareti del Mausoleo lapidi antiche e militaresche …
  • 21 Dicembre 2015

    Smetti di pensare

    Spingiti lontano   Nel 1967 Agnes Martin abbandona New York per attraversare gli Stati Uniti e il Canada a bordo di un furgoncino. Non si tratta di una tarda peregrinazione beat in fuga dalla metropoli: Martin (1912-2004) è allora una donna di cinquantacinque anni e, sebbene abbia intrapreso la carriera artistica a trenta, è una figura tutt’altro che marginale. Alle spalle ha l’apprendistato alla …
  • 21 Dicembre 2015

    Douce France

    Le retoriche sulla sicurezza minacciata non hanno premiato elettoralmente chi se ne è fatto vessillifero ma, per il momento, si tratta solo di una battaglia perduta in una guerra che, invece, continuerà a mietere le sue vittime nei tempi a venire. Se ne può stare certi, trattandosi oramai di una questione di vera e propria egemonia culturale nel discorso pubblico, prima ancora che di un tema …
  • 21 Dicembre 2015

    Dal Sentiero a Ti con zero

    I libri di Calvino hanno attraversato quarant’anni di Novecento, il neorealismo, la neoavanguardia, quella che veniva chiamata letteratura del rifiuto, il postmoderno. Il rapporto degli scrittori italiani di oggi nei confronti della tradizione italiana sembra tuttavia contraddittorio, quantomeno non semplice. Lo è sicuramente molto di più rispetto al mondo della poesia dove la presenza, o il …
  • 22 Dicembre 2015

    L'età performativa

    English Version     Christoph Wulf (1944) insegna Antropologia e Pedagogia presso la Freie Universität di Berlino, dove è anche membro del Centro Interdisciplinare per l’Antropologia Storica, dell’area di ricerca “Kulturen des Performativen” (Culture del performativo), del centro di eccellenza “Languages of Emotions” e del programma di studi “InterArt/Interart Studies”. Wulf ha studiato storia, …
  • 14 Ottobre 2011

    Il cammino degli infermi

    Prima si camminava, adesso si telefona o si vaga nella rete. Nella civiltà contadina per vivere bisognava camminare molte ore al giorno. Al mio paese il fazzoletto di terra, che poi era un fazzoletto di pietre, poteva distare anche dieci chilometri. E in un giorno se ne facevano venti, insieme al mulo e alla zappa. L’Italia negli ultimi anni si è letteralmente fermata. Chi non è fermo davanti …
  • 22 Dicembre 2015

    Il giubileo tra commercio e utopia

    Pochi giorni fa è iniziato il giubileo straordinario dedicato alla misericordia divina, indetto da Papa Bergoglio e, per l'occasione, sono usciti in libreria diversi titoli su questo tema. Ne vorrei segnalare tre, più una piccola "aggiunta". I primi due, seppure naturalmente con alcune differenze, in realtà si assomigliano, perché ripercorrono entrambi la storia dei giubilei cristiani dalle …
  • 22 Dicembre 2015

    Gilles Clément, L’Alternativa ambiente

    Abbiamo a lungo vissuto credendoci esseri fragili e inermi di fronte alla potenza delle forze naturali. Ed eccoci ora sempre più consapevoli del ribaltamento dei ruoli: l’attributo della finitudine, che credevamo esclusiva pertinenza della condizione umana, lo riconosciamo adesso alla Natura stessa. L’umanità, ha scritto Michel Serres, ha assunto le proprietà di Dio, si è fatta totipotente e …
  • 23 Dicembre 2015

    Guarire la guerra, l'etnopsicoterapia di Natale Losi

    Da tempo non leggevo un saggio così vitale, pieno di racconti clinici e sociali. Un saggio che non si esprime solo in termini teorici, né, come spesso accade, in termini polemici o politici (le due cose oggi sono diventate una). Lontano sia dalla psicologia accademica, ormai ridotta a verifiche statistiche o poco più, sia dai teoricismi e dagli insegnamenti dogmatici che oggi dominano il panorama …
  • 23 Dicembre 2015

    Coworking e millenials o delle rivoluzioni addomesticate

    Parlare di coworking è alfine un espediente per osservare la geografia attuale del lavoro e le difficoltà politiche e organizzative che incontriamo sul tema. Il coworking è infatti un’utile idea, nata dal basso, per tentare di fare emergere il lavoro dalla situazione individualizzata e isolata indotta dalla precarietà, insistendo sull’aspetto sociale e collaborativo del processo. Storicamente, la …
  • 24 Dicembre 2015

    Cildo Meireles: domande e risposte

    Considerato uno dei capofila del panorama internazionale dell’arte concettuale, Cildo Meireles (Rio de Janeiro, 1948) è in realtà un artista di difficile classificazione che sin dagli esordi, nella seconda metà degli anni Sessanta del Novecento, ha realizzato sculture e installazioni di forte connotazione sociale e politica che prevedono spesso un coinvolgimento multisensoriale del visitatore. …
  • 23 Dicembre 2015

    Star Wars. Un timido risveglio

    Su “una galassia lontana lontana” niente da dire. “Tanto tempo fa, in una galassia lontana lontana…”, invece, non l’ho mai capito. Perché aggiungere il fattore tempo, per di più a ritroso, a quello spaziale? Un dubbio che mi sono portato avanti per anni, già in tenera età, prima di concludere che Star Wars non è mai stato un film di fantascienza, bensì un racconto fantasy con astronavi, un …
  • 24 Dicembre 2015

    Lavoro totale

    Le componenti culturali, creative e relazionali investono in modo crescente gli ambiti dell’innovazione sociale e dell’auto-imprenditorialità e come tali vengono ampiamente studiate, ma è solo spostando l’attenzione dalle varietà del lavoro cognitivo alle forze che lo determinano che possiamo tentare di cogliere e interpretare la dinamica del cambiamento in atto. Apprendimento continuo, …
  • 24 Dicembre 2015

    Manganelli: basta con il Natale!

    Basta con il Natale!, l’esclamazione prorompe dalle pagine de Il presepio (Adelphi 1992) che Giorgio Manganelli sta redigendo alla fine degli anni Settanta nella sua casa romana seduto alla macchina per scrivere. In verità nel dattiloscritto che esce dal rullo della macchina non dice proprio così. Manganelli è più sottile, meno greve, ma non per questo meno diretto o pesante: “La mia memoria dei …
  • 17 Agosto 2011

    L'ombra del venditore di girandole

    Camminavo quando sono stata attirata da una macchia d'ombra che mi veniva  incontro, era una sagoma tondeggiante che prendeva il posto dei raggi del sole bloccati da un bouquet di girandole colorate. Avevo la macchina fotografica pronta e, avvicinandomi, ho scattato senza vedere con esattezza quanto stavo trasformando in immagine. Il ragazzo con la sua mercanzia veniva da posti lontani, come me …
  • 24 Dicembre 2015

    Nei labirinti di Thomas Bernhard

    Siamo oltre l’amato Ludwig Wittgenstein in Ritter, Dene, Voss di Thomas Bernhard. Siamo oltre il consiglio, l’acquisizione finale del suo Tractatus logico-philosophicus : “Su ciò, di cui non si può parlare, si deve tacere”. Nella commedia del 1986 (è davvero una commedia? o piuttosto è una tragedia? Per parafrasare il titolo di un raccontino, sempre dell’autore austriaco: ma forse è una tragedia …
  • 25 Dicembre 2015

    Quasi una favola di Natale

    C’era una volta, in un paese non meglio precisato, un uomo politico. Lui era un vecchio uomo politico, uno che ne aveva viste di tutti i colori in tanti anni di attività. Il paese, che non nomino, era un paese dove tutti telefonano urlando per la strada, sia che vadano a piedi in macchina o in bicicletta, e dove la televisione trasmette in continuazione esclusivamente due tipi di servizi: o …
  • 25 Dicembre 2015

    Il dio che è negli alberi

    Abita la terra da duemila anni, forse da prima della nascita di Gesù Cristo, ma all’altro capo del mondo, presso civiltà antiche e sepolte quanto quelle mesopotamiche. È il cipresso di Montezuma che sovrasta la semplice chiesa di Santa Maria del Tule, in Messico. A pochi chilometri, le imponenti rovine zapoteche del sito archeologico di Monte Albán. Piramidi, palazzi, piazze, strappati alla …
  • 25 Dicembre 2015

    Natale: una bizzarra adozione

    Si può raccontare questa storia per Natale? Una storia poco natalizia, alla fin fine, ma che qualcosa ci insegna circa la bontà e la generosità degli uomini e delle donne. Il Natale è questo? Non so. Ma state a sentire. Decisero di fare un viaggio in Turchia, nell'estate del 1988; erano due coppie di amici, con due moto di grossa cilindrata. Una volta nel paese, puntano direttamente sulla città …
  • 26 Dicembre 2015

    Testori al Sacro Monte di Varallo

    Non è certo far romanzo […] immaginar Gaudenzio […], girar per il borgo; forse verso sera, deposti gli attrezzi nella Cappella, […] scendere, poco prima del crepuscolo, lungo il Sesia, quando le ombre cadono giù dalle cime dei monti sul fiume e sulla piana, e guardare il super parietem e immaginarsi, immaginare; sentirsi crescere in cuore l’idea di un teatro, là dove, fin lì, non erano che …
  • 26 Dicembre 2015

    Addomesticare Dio

    “Non ti farai idolo, né immagine alcuna di quanto è lassù nel cielo, né di quanto è quaggiù sulla terra né di quanto è nelle acque sotto la terra. 5 Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai [...] Non pronuncerai invano il nome del Signore tuo Dio” (Es 20, 4-5.7). È una indicazione fortissima, perentoria e sottile, ma nello stesso tempo tra le più misconosciute e trascurate, quella che …
  • 27 Dicembre 2015

    Convivere con il terrore

    Lutti politicamente corretti     Il giorno dopo l’11 settembre 2001, una mia amica docente universitaria, comunista da sempre, mi dice con una certa spavalderia che per lei tre ragazzi palestinesi morti in uno scontro con la polizia israeliana proprio quel giorno la avevano impressionata molto di più delle migliaia di morti sulle Twin Towers a New York. È quel che si dice “avere due pesi, due …
  • 27 Dicembre 2015

    Ti scrivo. Quell'amore per Marx

    Caro Pier Paolo, dopo quarant’anni posso dirti finalmente cosa mi indusse, circa dieci anni dopo la tua morte violenta (la violenza pura, sadica, ritualizzata del branco anonimo e sicuro della sua impunità, scatenata su chi dava solo “scandalo di mitezza”, e per questo ancora più assurda), ad incontrarti e a non staccarmi più da te. A divorare, in quell’estate di trent’anni fa, l’insuperabile …
  • 27 Dicembre 2015

    Daltonismo

    Daltonismo o acromatopsia è la cecità ai colori descritta per la prima volta dal fisico e chimico inglese Dalton che ne era affetto ( Extraordinary facts relating to the vision of colours , 1794). Si presenta come cecità totale o parziale: per tutti i colori oppure per la coppia rosso-verde, in qualche caso più accentuata per il rosso, in altri per il verde. Non si tratta di una malattia; forse …
  • 22 Agosto 2011

    La frase più bella della lingua italiana

    La luce è stroboscopica, l’aria opprimente tranne vicino ai banconi dei surgelati. Lì il freddo mi assale e rimpiango di non essermi portata un maglioncino. Non ce l’ho neanche per mio figlio piccolo, incastrato nel seggiolino del carrello, che si lamenta: “mmmm…mamma, freddo, ‘diamo bia”. Aspetta, cucciolo, la mamma deve scegliere fra le pizze surgelate, quella coi wurstel, che è la tua …
  • 28 Dicembre 2015

    Accelerare per competere

    Tutti conoscono la parola “accelerazione”; ne facciamo esperienza ogni giorno. Tutto accelera attorno a noi. Anche noi stessi. Chi si ferma è perduto. Correre, correre, correre: questa sembra la parola d’ordine che governa la nostra vita quotidiana. Per quanto nella lingua italiana esista da tempi remoti la parola “celere” per indicare “svelto”, termine latino dotto, “accelerare” è entrato …
  • 28 Dicembre 2015

    Architettura del baldacchino

    Che cos’è un baldacchino? L’etimologia del nome è di quelle capaci di farci compiere un giro del mondo (o quantomeno, di una bella porzione di esso) in una sola parola. Baldacchino deriva da Baldac, o Baldacco, che in origine indicava una stoffa proveniente da Baghdad, uno dei principali centri di produzione della seta e di altri tessuti preziosi del mondo antico. Ed era appunto un pezzo di …
  • 28 Dicembre 2015

    Enzo Bianchi: siamo ciò che mangiamo

    Civiltà e buone maniere vanno di pari passo. Non si tratta, come potrebbe sembrare, di un'asserzione ideologica, ma del risultato di diversi studi di storia sociale e culturale – ricordiamo, per tutti, il saggio di Norbert Elias, La civiltà delle buone maniere (il Mulino 2009). Luigi XIV, detto Re Sole, inventò addirittura un sistema di governo basato su un complicatissimo e dettagliato uso delle …
  • 29 Dicembre 2015

    Why we fight

    Invece di rassicurarmi dicendomi che erano tutte assurdità, gli uomini furono d'accordo con me. Nella guerra tra uomini e donne, dissero, io non avevo abbastanza paura del nemico. Protestai, sostenendo che avevo molta paura, fin troppa paura, ma loro dissero che confondevo la paura con la soggezione. E poi, aggiunsero, non avevo un piano. Mai andare in guerra senza un piano. Quasi tutti gli …
  • 29 Dicembre 2015

    Lo sfacelo ecologico ha radici cristiane

    Si cita spesso, fra le riflessioni fondative dell’etica ambientale, un saggio apparso su “Science” nel 1967, The Historical Roots of Our Ecological Crisis , opera dello storico delle tecniche Lynn White jr. (1907-1987); il saggio venne tradotto da Silvia Laila in italiano nel numero di marzo/aprile (credo sia ormai introvabile) del 1973 della rivista “il Mulino”. L’idea centrale era che “le …
  • 29 Dicembre 2015

    Google Earth: rimappare il mondo

    Nell’e-book Black flags from Rome , pubblicato dallo Stato Islamico nei primi mesi del 2015, in una sezione intitolata “Italy on the Map”, è possibile leggere che “All the Islamic groups use Google Earth today to plan their attacks. Having intelligence on an area and its strategic locations is vital to plan; where to attack from, where the enemy is hidden, where you can enter enemy territory from …
  • 31 Dicembre 2015

    Il nuovo e il possibile

    domani è ancora un giorno (sul serio?) di aprire gli occhi e di vedere:  qualcosa di buono, di dire: ho avuto torto. dolce giorno, in cui il  va-da-sé va da sé, più o meno! che trionfo, cassandra, assaporare un futuro che ti confuta! qualcosa di nuovo che sia buono (il buono vecchio lo si conosce già...) (Hans Magnus Enzensberger, dubbio ; traduzione di Nunzio La Fauci)       Nello scorso …
  • 31 Dicembre 2015

    Il quadrato nero che azzerava l'arte

    Accadde esattamente un secolo fa, il 19 dicembre 1915. L'oggetto alieno apparve nell'Art Bureau di Nadeshda Dobychina, al primo piano di un elegante palazzo di Pietrogrado (oggi San Pietroburgo), non lontano dal Palazzo d'inverno in cui la zarina Alessandra era succube di Rasputin, mentre lo zar Nicola II era al fronte e Lenin in Svizzera voleva trasformare la guerra imperialista in rivoluzione. …
  • 1 Gennaio 2016

    Suspense!

    Nel corso della “Conversazione con il cervello di Einstein” la tartaruga propone ad Achille un metodo alternativo per apprezzare un brano musicale: gustarne in un solo colpo struttura, modulazioni e sfumature osservando la superficie di un disco che lo contiene. «Poiché tutta la musica è sulla faccia del disco, perché non assorbirla con un’occhiata, o al massimo con una rapida scorsa?» si chiede …
  • 18 Luglio 2011

    Morfologia del difforme

      Sempre più spesso si sente dire che la sporcizia è un indice della civiltà e dell’educazione di un popolo. A giudicare dall’elevato numero di cartacce appallottolate, lattine schiacciate, cartoni di bevande spiegazzati, fazzolettini di carta stropicciati e abbandonati dopo l’uso con i quali inevitabilmente conviviamo tutti i giorni, nelle stazioni, nelle piazze, sui tram, nelle metropolitane e …
  • 2 Gennaio 2016

    Procida

    Piccolo fatto vero, non proprio fresco di giornata. Sono su un aliscafo di ritorno da Procida, sto cercando un posto dove non patire il mal di mare senza rinunciare a quel po’ di paesaggio in dissolvenza e alla saudade obbligata, mentre l’isola «s’allontana e si confonde» come nel finale dell’ Isola di Arturo . Proprio vero che è struggente, che si vorrebbe cadere addormentati per non vederla più …
  • 2 Gennaio 2016

    La leggenda del giapponese ignoto

    Secondo il Digital Music Report IFPI, ogni giorno YouTube ha più di quattro miliardi di visualizzazioni, così come ogni giorno ognuno di noi assiste, volontariamente o meno, a decine di video. Come spiega Kevin Allocca, trend manager di YouTube, durante una delle famigerate TED talk, la viralità dei video è soggetta a circostanze fortuite, nel senso che basta carpire l'interesse di un digital …
  • 28 Dicembre 2015

    Camminanti in via degli Zingari

    Questa lapide si trova in via degli Zingari a Roma, in una zona al confine tra la Suburra e il quartiere Monti. Mi ha sempre colpito. Parla del genocidio dei Rom, dei Sinti e dei Camminanti. L’ha voluta il Comune di Roma con l’Opera Nomadi e la Comunità Ebraica. Di Rom, nome con cui s’indicano gli Zingari (parola dispregiativa) e Sinti (altro nome con cui si indicano gli stessi nella loro …
  • 1 Gennaio 2016

    Compassione

    Definizione   Il soggetto prova un sentimento di forte compassione nei riguardi dell’oggetto amato ogni volta che lo vede, lo sente o lo sa infelice per questa o quest’altra ragione, esterna alla relazione amorosa in sé.   Terminologia   Un’insegna possibile: Michelet: «Ho male alla Francia» → «Io ho male a X». Essa dice bene il senso della figura: identificazione estrema (propria del dinamismo …
  • 2 Gennaio 2016

    Corpo

    Il corpo è stato per molti secoli il grande rimosso della cultura occidentale, che sovente, sotto la spinta determinante esercitata soprattutto dall’etica cattolica ma anche da quella marxista, è arrivata persino a demonizzarlo. Esso, infatti, è stato spesso visto in passato come contrapposto all’anima, la vera sede di quella spiritualità che caratterizzerebbe specificamente l’umanità. Da tempo …
  • 3 Gennaio 2016

    Kafka comico

    Uno dei motivi per cui ho accettato di parlare in pubblico di un argomento rispetto al quale sono grandemente sottoqualificato è che mi dà la possibilità di declamare per voi una storia di Kafka che ho smesso di utilizzare nel mio corso di Letteratura e che mi manca di leggere ad alta voce. Il titolo tradotto è Una piccola favola .   “– Ahimè,– disse il topo, – il mondo si rimpicciolisce ogni …
  • 3 Gennaio 2016

    L'autunno a Parigi

    Strano constatare quanto la realtà e la sua crudezza necessitino di risuonare attraverso la memoria per trovare le parole. Cerco di mettere ordine tra i pensieri di questa stagione costellata di cadaveri mentre ascolto in maniera compulsiva “ Sign O' the Times ” , una canzone di trent'anni fa che parla di AIDS e di ragazzini fatti di crack, di fucili mitragliatori e di bombe atomiche, di destino, …
  • 4 Gennaio 2016

    Gabriele Basilico

    Due anni dalla morte di Gabriele mi sembrano ancora troppo pochi per potere parlare del fotografo in una prospettiva storica. Ci manca ancora troppo l’uomo, prevale il sentimento dell’assenza. O per meglio dire ci manca la sua presenza. Inoltre, io non sono un critico: faccio il fotografo. Un fotografo che parla delle immagini di un altro fotografo inevit abilmente verifica le proprie ed è a …
  • 4 Gennaio 2016

    Bada a come mangi!

    Ho letto con interesse un libro di Cinzia Scaffidi Mangia come parli , edizioni Slow Food . Il libro raccoglie 100 parole in vario modo collegate al mondo dell’alimentazione e ci propone di riflettere sull’evoluzione del loro significato nel tempo, per comprendere come, assieme al significato delle parole, è mutato il nostro rapporto con il cib o: Consumatore, Cotto, Grasso, Magro, Supermercato, …
  • 5 Gennaio 2016

    Scrivere con la luce, costruire con la polvere

    Un nuovo manuale d’uso per l’informe [1] . Forse si potrebbe riassumere così la mostra attualmente in corso a Parigi negli spazi espositivi di Le Bal, dal titolo A Handful of Dust. Histoires de poussière . D’après Man Ray et Marcel Duchamp ». Un nuovo mode d’emploi curato da David Campany e rivolto quasi esclusivamente alla fotografia (minima eppur grande e importante eccezione, la sequenza di …
  • 18 Luglio 2011

    ‘nzallanuto

      Voce napoletana: di persona che appare distratta, confusa, intontita, stordita, spaesata, con la testa fra le nuvole. Riferito sovente a persona anziana ( viecchio 'nzallanuto ); ma non solo. Nell’uso si distingue la forma semplice ( chill’è ‘nzallanuto ), che designa affezione lieve o temporanea, dalla forma riflessiva ( chillo s’è ‘nzallanuto ) che designa una condizione consolidata e …
  • 1 Gennaio 2016

    Accadde una notte. Dialogo con Vito Zagarrio

    A. S. - Accadde una notte è una delle commedie più felici del cinema clas sico oltre che uno dei film più ottimisti e fortunati di Frank Capra, il regista che ha meglio incarnato il Sogno Americano e lo spirito ri costruttivo del New Deal. La speranza, i buoni sentimenti, i piccoli gesti di eroi quotidiani immancabilmente premiati dal lieto fine: sono questi i temi che il cinema di Capra …
  • 31 Dicembre 2015

    Per un teatro vivente

    Due piccoli ma intensi libri di riflessione sul teatro sono usciti di recente. Sono Farsi luogo. Varco al teatro in 101 movimenti (Cue Press 2015) di Marco Martinelli, regista, scrittore, fondatore del Teatro delle Albe , e La fortezza vuota. Discorso sulla perdita di senso del teatro , scritto dal regista Massimiliano Civica, vincitore quest’anno del premio Ubu per la migliore regia con Alcesti …
  • 3 Gennaio 2016

    Visita a Testaccio

    Tempo fa, a Testaccio, mentre languivo in macchina alle pendici del monte dei Cocci, passò una carrozza trainata da un cavallo, e udii la voce del cocchiere che borbottava: “Daje che nella prossima vita io so’ er cavallo e tu er vetturino”. Il cavallo era schiantato dalla calura, e in quel momento il pungolo del padrone dev’essergli sembrato l’unico conforto. Per tratteggiare con una battuta una …
  • 4 Gennaio 2016

    L'Esegesi: il vangelo secondo Philip K. Dick

    Sono passati poco meno di 42 anni da quel febbraio del 1974 che segnò in maniera indelebile una svolta decisiva nella produzione letteraria e filosofica, ma soprattutto nella vita personale, di quello che è stato con ogni probabilità (assieme a Isaac Asimov) il più grande romanziere di fantascienza del secolo scorso: Philip K. Dick. Durante quel mese di febbraio, infatti, l’autore di romanzi di …
  • 5 Gennaio 2016

    Insegnare arte con la filosofia

    Nell’anno scolastico 1979-80, cominciai all’ISA l’insegnamento di Storia del pensiero scientifico, che poi tenni fino all’85. Fra le mille difficoltà di una disciplina da inventare, ebbi la fortuna di incontrare “maestri” e colleghi che mi costrinsero a restare studente e ad apprendere (chiedo perdono a tanti altri se mi limito a ricordare Nanni Valentini). Si trattava per me di pensare la …
  • 5 Gennaio 2016

    Campioni # 15. Maria Grazia Calandrone

    le spirali delle due ammoniti sul tuo petto ripetono la forma delle galassie gemelle PGC 9074 e PGC 9071 della costellazione del Triangolo   una (la 9074, di tipo Sa) mostra una sporgenza luminosa, l’intenzione di un’alba, ma porta i bracci      avvolti strettamente intorno al proprio nucleo   l’altra, la galassia che si srotola più a Nord nel nero siderale (la 9071, di tipo Sb), ha allargato le …
  • 30 Dicembre 2015

    Star Wars. Mitologia Jedi e cultura convergente

    Per spiegare l’incredibile successo ottenuto da Star Wars nei suoi quasi quarant’anni di vita alcuni non hanno esitato a chiamare in causa la nozione di “mito”, senza tuttavia preoccuparsi di specificare le ragioni di tale definizione o valutarne seriamente l’attendibilità. Come si sa nel linguaggio moderno in effetti il termine “mito” viene applicato, forse in modo troppo superficiale, a tutti …
  • 6 Gennaio 2016

    I Re Magi erano quattro

    Si narra nel Vangelo di Matteo di alcuni Magi venuti dall’oriente e che interrogarono Erode circa la nascita del Re dei Giudei. Il testo non dice quanti fossero, e Marco, Luca e Giovanni non ne fanno neppure cenno. Il loro numero, fissato in tre, e i loro nomi, Gaspare, Baldassarre e Melchiorre, ci vengono dai Vangeli apocrifi. Una leggenda ortodossa russa, poi, parla di un quarto Re Mago, …
  • 6 Gennaio 2016

    Vivian Maier: l’arte di scomparire

    È nel silenzio che si riesce bene a vedere il mondo? Cosa significa per un fotografo non sentire la necessità di sviluppare le proprie immagini? Lasciarle avvolte da un vuoto di forma, nella quiete, nella pace, nel buio. “Ho scattato così tante foto per riuscire a trovare il mio posto nel mondo”, afferma Vivian Maier. E così ha fatto. Eppure non ha sviluppato che pochi scatti e ha vissuto senza …
  • 6 Gennaio 2016

    Campagne a colori

    Nonostante l’Unione Europea dedichi attraverso la Politica Agricola Comune il 40% del proprio budget per promuovere lo sviluppo rurale e mantenere la popolazione nelle campagne, l’agricoltura e il mondo rurale in Europa soffrono da decenni un importante fenomeno di declino, invecchiamento e abbandono. Il fenomeno è paradossalmente più grave nei paesi dell’Europa mediterranea, per i quali il cibo …
  • 18 Luglio 2011

    Captcha: queste strane parole

    Ogni tanto succede, girando per la rete, di imbattersi in delle strane lettere aberrate da distorsioni, colori e disturbi vari. Ti chiedono di leggere e compilare. Si sbaglia (sempre), ci si arrabbia (sempre) e si tira avanti senza farsi tante domande (quasi sempre).   In realtà quelle curiose e anomale figure si chiamano Captcha, e la verità (per chi non lo sapesse) è che ci hanno messo anni, …
  • 8 Gennaio 2016

    No Tav e terrorismo: diario di un processo

    Pubblichiamo un estratto sintetico del diario-cronaca del processo torinese, recentemente concluso, ai militanti No Tav accusati di terrorismo, in relazione ai fatti del maggio 2013 avvenuti al cantiere di Chiomonte. Il testo, a cura di Eric Gobetti, storico e documentarista, fa parte di un più ampio reportage sul tema, attualmente in lavorazione.       15 ottobre 2015, prima udienza Sono uno …
  • 13 Gennaio 2016

    Io parlo ai muri

    «Un mio allievo, un giorno in cui era sbronzo, mi ha detto che ero un tipo simile a Gesù Cristo. Si burlava di me, ovviamente. Non ho il minimo rapporto con quell'incarnazione. Semmai sono simile a Ponzio Pilato». Cosa accomuna Jacques Lacan al celebre prefetto romano? Entrambi hanno posto la stessa domanda: “Quid est veritas?” Che cos'è la verità? Il secondo, però, ebbe l'opportunità di porre …
  • 7 Gennaio 2016

    Hypothesis

    Hypothesis di Philippe Parreno (Orano, Algeria, 1964) non è una tradizionale mostra antologica, ma un’esperienza dove ogni cosa è sia causa sia conseguenza di qualcos’altro. Invita a entrare in una partitura plurisensoriale, in una dimensione percettiva di notevole portata, per mettere in atto un’estensione dei limiti fisici, per uno spostamento temporale, tra luci, ombre, suoni e immagini in …