A cura di Fondazione Circolo dei lettori e doppiozero / Bookpride. Voci del verbo desiderare

4 Febbraio 2019

Come declinare la parola desiderio? Con tre verbi cui potrebbe corrispondere la sua azione, invisibile eppure importante. Gli incontri suggeriscono tre chiavi di lettura, per illuminarlo da prospettive diverse ma anche convergenti. Perché il desiderio, nella sua continuità, è mutevole e cangiante.

 

 

venerdì 15 marzo ore 16 | Sala Salinger

DESIDERIO E AGIRE

Produrre per produrre, in un divenire senza fermate

con Pietro Barbetta, direttore Centro milanese di Terapia della famiglia

 

Il desiderio è produzione, non di prodotti – oggetti, servizi o altro – ma di passioni, produce per produrre in un movimento circolare, come un anello di Möbius, come l’insieme che contiene l’insieme in cui è contenuto. Il desiderio è un divenire. Il desiderio è desiderio di onestà, rispetto, dignità. Questo pensiero ha radici in un antropologo come Gregory Bateson, un filosofo come Gilles Deleuze e psicoanalisti come Elvio Fachinelli, Feliz Guattari, Luigi Boscolo e Gianfranco Cecchin.

 

 

sabato 16 marzo ore 12 | Sala Melville

DESIDERIO E IMMAGINARE

Proiettarsi in un altrove, anche distante da sé

con Ugo Morelli, studioso di Scienze cognitive

 

L’etimo di desiderio rinvia all'immaginare l'oltre il percepito o l'intuìto: de sidera, intorno alle stelle. Gli uomini, che con l'evoluzione hanno acquisito il pensiero simbolico, possono proiettarsi nei territori dell'immaginazione, grazie alla capacità di concepire quello che ancora non c'è o non esiste. Il sistema emozionale del desiderio eccita la nostra immaginazione e se ne alimenta, sia quando sogniamo il nostro futuro, sia quando inseguiamo chimere, ma anche quando concepiamo un'ipotesi scientifica o ci innamoriamo.

 

 

domenica 17 marzo ore 19 | Arena Robinson

DESIDERIO E RITORNARE

Tornare a essere vicini alle stelle

con Moreno Montanari, analista filosofo

 

Se è vero che ogni desiderio è un eco, il suo movimento, per quanto teso verso un oggetto attuale, sarà quello del tornare. Ma tornare all’origine, risalire il tempo a ritroso, non è possibile. La psicoanalisi ci offre tuttavia la possibilità di rielaborare il passato, nel presente, per liberare il futuro, evitando il rischio del suo eterno ritorno, sotto forma di coazione a ripetere, o mera variazione sul tema.

 

Bookpride 2019

Fabbrica del Vapore

15-17 marzo 2019

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