Tocatì. Salto del Pastor

16 Settembre 2022

Il Salto del Pastor è una disciplina, diffusa nelle isole Canarie, che prevede l’utilizzo di un’asta per spostarsi lungo gli scoscesi pendii dei territori vulcanici, una pratica che i pastori dell’isola utilizzano per aiutarsi a camminare fin dai tempi più antichi. Esistono numerosissimi tipi di salto, ma il più comune consiste nel conficcare l’asta più a valle di dove ci si trova e lasciarsi scivolare lungo l’asta superando in questo modo il dislivello. Un altro tipo di salto è quello effettuato a regatòn muerto (a puntale morto) ossia quando il dislivello da affrontare supera la lunghezza dell’asta.

Fotografia di Massimo Samaritani.
Fotografia di Massimo Samaritani.

Con questo tipo di salto, si assiste ad un momento in cui si rimane in aria senza che il puntale dell’asta tocchi terra. Un salto molto utile ad affrontare ostacoli sul cammino come crepacci o burroni, ma altrettanto pericoloso, è quello chiamato a mezza luna, o salto del ventaglio. Si tratta di conficcare il puntale dell’asta in un punto stabile, e facendo perno sull’asta, fare un giro a 180° nel vuoto, per ritrovarsi all’altra estremità del crepaccio.

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Fotografia di Massimo Samaritani.

Tracce di questa pratica si ritrovano in numerosi scritti a partire dal 1500, che testimoniano come la pratica dei salti fosse già all’epoca molto comune tra gli aborigeni delle Canarie, i Guanches, di origine berbera, che portarono dai loro territori orifginari le tradizioni legate all’allevamento di capre e pecore e alla pastorizia. La popolazione dei Guanches si estinse gradualmente in seguito alla dominazione Spagnola iniziata verso la fine del 1400. Ad oggi, di questa popolazione, rimangono alcune tracce nel linguaggio diffuso nella regione della Gomera chiamato “el silbo” (il sibilo), oltre che appunto la tradizione del salto del pastor. 

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Fotografia di Massimo Samaritani.

 

Sarà possibile ammirare questa pratica spettacolare nella meravigliosa cornice del teatro Romano di Verona, sabato 17 settembre alle 10 - 12.30 - 15.30 - 17.30  e domenica 18 settembre alle 11.00 - 14.30 - 16.00 - 18.00. Dal 15 al 18 settembre 2022 si terrà infatti a Verona la ventesima edizione di Tocatì, Festival Internazionale dei Giochi in Strada, organizzato dall’Associazione Giochi Antichi in collaborazione con il Comune di Verona. Per festeggiare questo importante traguardo saranno presenti al Festival le delegazioni di alcuni Paesi “Ospiti d'Onore” internazionali che dal 2003 sono stati protagonisti della manifestazione. Tante le novità di questa edizione, che sarà la prima totalmente in presenza. Tra gli ospiti di quest’edizione Luciana Bertinato e Gianfranco Staccioli per un omaggio a Mario Lodi a cento anni dalla sua nascita. Fabrizio Silei, autore del libro “Fuorigioco” (Orecchio Acerbo, 2021), racconterà con Lorenzo Bassotto come il gioco possa scrivere la storia, mentre Emily Mignanelli terrà un incontro, a cui seguirà un workshop, sul “Il linguaggio segreto del gioco infantile”. Stefano Bartezaghi accompagnerà, invece, il pubblico del Festival, attraverso la forza e il potere delle parole, in un viaggio trasversale tra tabù e stereotipi, passando per l’analisi delle identità e delle categorie della lingua. Tra gli ospiti di Tocatì anche Telmo Pievani e Silvia Lampis, che s’interrogheranno sul tema della serendipità come gioco del caso nella scienza, mentre Serena Mabilia, Marta Ciresa e Valeria Marchi terranno un incontro dedicato a Alighiero Boetti, artista capace di reinventare la realtà attraverso gesti impercettibili, riuscendo a creare arte con ogni cosa.

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