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GUIDA A EURO 2012 | Italia - Spagna
FINALE (FINALE, CAZZO, FINALE)
1 luglio 2012
Italia – Spagna
Diciamo subito che non ci pronunciamo. A volte il pudore vale più della scienza (initium sapientiae timor eccetera eccetera). E poi di scienza, ci sembra sufficientemente provato che non ne abbiamo troppa. Quindi potremmo parlare d’altro, di come cuocevano i mattoni gli Assiri, del perché il Paraguay dichiarò guerra contemporaneamente al Brasile e all’Argentina, degli Yazidi e di come il diavolo (ma non è il diavolo, direbbero gli yazidi) pianse talmente tanto che spense le fiamme dell’inferno, oppure preoccuparci di Sandrino Mazzola e del perché alla RAI non lo lascino in pace a giocare a tresette a chi fa meno, in canottiera, nel suo ospizio di Paderno Dugnano. Invece, anziché menare il torrone a vanvera, valutiamo almeno gli argomenti a favore e contro, così, senza trarre giudizi.
Contro:
- tanto per cominciare non si sa mai;
- sono più forti;
- la Spagna non si dimenticherà di marcare Pirlo;
- non sono moralmente fragili come i tedeschi (questi nuovi tedeschi multietnici in effetti si spezzano con un grissino) e ai rigori vincono loro;
- Luciano Moggi ha detto che vinciamo.
A favore:
- stavolta hanno più paura loro;
- contro il Portogallo hanno giocato con poca sicurezza, poco convinti di giocare bene (e per loro è importante);
- da quando è rientrato Barzagli, la difesa si è messa a posto, anche Chiellini è meglio a sinistra che in mezzo. Noi insisteremmo con Balzaretti a destra, che ci fa la grazia di non farci vedere giocare Ignazio Abate;
- nonostante questo scienziato lo ritenga sopravvalutato, a questo punto abbiamo il giocatore più temuto di tutto il torneo;
- Hybris: avrebbero potuto pareggiare 2 – 2 con la Croazia. Gli dei del calcio in genere non apprezzano gli arroganti (chiedete a questo signore).
Varie:
Forse si potrebbe giocare con De Rossi davanti alla difesa e Pirlo vertice alto del rombo, con Marchisio e Nocerino larghi (anche se in effetti Montolivo fin qui ha giocato benissimo e Prandelli probabilmente confermerà la squadra che ha battuto la Germania – e non senza ragioni). Loro giocheranno con Fàbregas all’inizio e poi metteranno una punta vera. Non dobbiamo fare la stessa partita che ha fatto il Portogallo; dobbiamo rischiare di lasciarli salire un po’ di più, altrimenti non avremmo possibilità di segnare e tocca andare ai rigori.
Detto questo, questa è l’ultima puntata; il colonnello vi saluta con un sobrio e marziale ciao ciao.
Il diario del Colonnello Lobanovsky è fatto da Matteo Ardente, Lorenzo Laura, Giacomo Summa, Pier Paolo Tamburelli e Pietro Vallone. Se poi volete leggere un’analisi dell’Europeo fatta da persone serie, leggete qui. Sono davvero bravi e fanno questo di mestiere; noi no.