No alla controriforma psichiatrica

19 Luglio 2012

NO al disegno di legge Ciccioli

NO alla riapertura dei manicomi

 

Il disegno di legge presentato alle Camere dal relatore On. Carlo Ciccioli (PdL) va contro uno dei principi fondamentali della nostra Costituzione democratica: la garanzia per tutti i cittadini di non poter essere privati della libertà personale senza aver commesso reati. 

 

La riduzione delle garanzie per i Trattamenti Sanitari Obbligatori (TSO) e l’introduzione di trattamenti sanitari di un anno senza consenso del paziente – misure entrambe previste dalla proposta di legge – costituiscono un abuso anticostituzionale che sostituisce alla cura la custodia, umilia gli operatori che scelgono con passione il lavoro in psichiatria, trasformandoli in soggetti che esercitano il potere della custodia e della coercizione. Ripropone l’universo concentrazionario manicomiale.

 

Il problema della salute mentale, a detta di una fonte autorevole come l’Organizzazione Mondiale della Sanità, va affrontato come un processo che punta a produrre guarigione, non patologia. La legge 180, che si vorrebbe abolire per tornare alla mentalità coercitiva della legge 36 del 1904, stabilisce comunque l’eventualità del Trattamento Sanitario Obbligatorio limitandone però la durata a sette giorni, rinnovabili a quattordici. Questo provvedimento viene applicato in maniera diversa nelle diverse regioni e nei diversi servizi. Ci sono Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC) affollati, con i pazienti nei corridoi, legati ai lettini, altri quasi spopolati. Questi ultimi indicano buone pratiche psichiatriche, così come l’assenza di coercizioni fisiche e di porte chiuse. 

 

Come mai si ripropone oggi il ricovero coatto a oltranza senza avere nominato una commissione d’inchiesta che visitasse gli SPDC per verificare quanto accade? Perché non si vuole dare ascolto agli operatori di settore, agli esperti, ai terapeuti, ai pazienti, chiamati a confrontarsi ogni giorno con la realtà della malattia mentale? Perché non si parla della mancata applicazione della legge 180 in molte parti d’Italia?

 

Questo appello è rivolto a tutti i cittadini che credono ancora in una società giusta e solidale, una società che non penalizza le minoranze, in particolare una delle minoranze più fragili: i folli. Sosteniamo l’opposizione alla controriforma Ciccioli in nome della civiltà democratica, di una clinica umana e solidale, di un maggiore coinvolgimento e responsabilità della società tutta nel trattamento dei disordini mentali.

 



In occasione dell'appello doppiozero regala l'ebook Matto come un cavallo 

 

Matto come un cavallo, è un ebook che offriamo in omaggio ai nostri lettori desiderosi di approfondire le conoscenze a supporto della campagna No alla controriforma psichiatrica, che è anche il suo sottotitolo. 

Il libro riprende, rivisto e molto ampliato, il testo di Pietro Barbetta pubblicato il 2 luglio che ha inaugurato l'iniziativa, nel quale si offrono informazioni e riflessioni sulla storia dell'internamento psichiatrico, le novità della legge 180 (la cosiddetta legge Basaglia) riconosciuta in tutto il mondo civile per la sua eccellenza, e i differenti modi in cui è stata applicata e, più spesso, disattesa. 

Al saggio di Barbetta fa seguito un ampio stralcio dei commenti che ha suscitato, incluse le voci critiche.

 

Il libro in formato ebook o .pdf si può scaricare gratuitamente e direttamente a questo link con un semplice click.

 

 


I primi firmatari dell’appello:

 

Pietro Barbetta Marco Belpoliti Stefano Chiodi
Roberto Gilodi Gabriella Caramore Luciano Genta
Paola Lenarduzzi Gianni Biondillo Valeria Paola Babini
Cristina Donà Antonio Scurati Alberto Ghidini
Franco Brevini Paola Giovanna Garbarini Barbara Grespi
Federico Ferrari Gabriele Pedullà Adriana Vall
Riccardo Panattoni Michele Capararo Gianluca Bocchi
Chiara Brambilla Valeria Gennero Maria Luisa Agostinelli
Ferdinando Camon Matteo Magrini Emanuele Zinato
Luigi De Angelis Franco Arminio Maria Bagnis
Beatrice Catini Maurizio Salvetti Michele Dantini
Clelia Epis Marisa Fiumanò Marcelo Pakman
Claudia Adria Gandolfi Eduardo Villar Giulia Zoppi
Jannis Kounellis Iva Ursini Eva Banchelli
Enzo Catini Maria Antonietta Schepisi Eleonora Canali
Adone Brandalise Alberto Zicchiero Roberta Naclerio
Manuela Bertocchi Pierino Muraro Paolo Catini
Caterina Azzola Mariadolores Verrascina Mario Salvetti
Serena Birolini Ada Piselli Anna Barracco
Giulio De Nicola Giacomo Conserva Ugo Morelli
Michela Benaglia Peppe Dell’Acqua Alessandro Carrera
Giulio Iacoli Roberto Koch Dalia Oggero
Giovanni Anceschi Daniele Giglioli Manlio Brusatin
Gian Carlo Brioschi Maria Nadotti Luca Scarlini
Aldo Nove Roberto Marone Frediano Sessi
Annalisa Angelini Giacomo Giossi Gianni Canova
Matteo Di Gesù Marco Martinelli Ermanna Montanari
Beppe Sebaste Maurizio Sentieri Francesca Borrelli
Giancarlo M. G. Scoditti Wlodek Goldkorn Luca Sossella
Andrea Mosconi Vincenzo Ostuni Enrico Manera
Luigi Benevelli Francesca Rigotti Davide Ferrario
Arturo Mazzarella Francesco Matarrese Rä di Martino
Stefania Zuliani Maurizio Ciampa Emilia Musumeci
Elena Cefis Mario Galzigna Maria Grazia Messina
Mariapaola Fimiani Angelo Trimarco Francesca Calamita
Massimo Giuliani Davide S. Sapienza  

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

È possibile aderire all’appello lasciando un commento a questo post. 

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