Seicento progetti per cheFare
Il 9 dicembre si è conclusa la raccolta dei progetti per la seconda edizione di cheFare. Dopo questi giorni di verifiche e controlli incrociati, è un grande piacere poter annunciare che abbiamo ricevuto più di 600 progetti da tutta Italia. Sono proposte molto diverse tra loro; grandi e piccole visioni per cercare di cambiare lo stato delle cose. Il team di esperti, composto da tutti i partner, le sta valutando con attenzione per individuare i 40 progetti che il 15 gennaio 2014 andranno online per essere votati dal pubblico.
Dopo un anno intero di riflessioni, stimoli, incontri e scambi, crediamo che la qualità media rispetto alla prima edizione sia aumentata. Scegliere chi avrà accesso alla seconda fase di cheFare non sarà affatto semplice; augurateci in bocca al lupo.
Quando ci siamo messi al lavoro per la seconda edizione, ci siamo chiesti quanto sarebbe cambiata la nostra esperienza personale. Avevamo imparato un sacco di cose e ci stavamo chiedendo come metterle a frutto nel modo migliore. Incontravamo ogni giorno nuovi amici e compagni di strada, piccole e grandi realtà che stavano riflettendo come noi sul senso della social innovation e delle nuove pratiche culturali negli anni '10. Tra tutte quelle trasformazioni ci siamo chiesti spesso: "cosa sarà per noi la nuova edizione? quando vedremo arrivare i progetti ci saremo ormai abituati, o stancati, di tutto questo?". Adesso abbiamo la risposta, ed è un bel "no".
Gli ultimi giorni sono stati febbrili, esaltanti ed estenuanti come quelli dell'autunno 2012. Ci hanno incatenati agli schermi, certo, ma ci hanno anche fatto discutere e immaginare. Ci hanno fatto gettare, anche se per poco, uno sguardo su alcuni dei futuri possibili. E di questo ringraziamo tutti i progettisti.