De Luna e il totalitarismo
Tra le priorità didattiche che la società contemporanea impone alla scuola, al primo posto si colloca la necessità di colmare la separazione tra i ragazzi, con la loro cultura di ‘nativi digitali’, e i docenti, la cui cultura alta è incentrata sulla lettoscrittura tradizionale. Benché oscurata dai troppi problemi economici e politici che investono l’educazione, la qualità di un insegnamento multimediale è un obiettivo importante che si raggiungerà creando competenze che cominciano ora a diffondersi.
Muovendosi in questa direzione il gruppo editoriale Pearson (al quale appartengono marchi storici come Paravia e Bruno Mondadori) sta promuovendo le versioni digitali di alcuni testi scolastici molto diffusi di letteratura italiana, filosofia e storia, come il Baldi, l’Abbagnano-Fornero, il De Bernardi-Guarracino e il De Luna, con un progetto di formazione che coinvolge i docenti. Si tratta di un ciclo di Convegni dal titolo La forza delle idee, che tra novembre e febbraio propone quaranta incontri di approfondimento disciplinare e di introduzione all’uso delle nuove tecnologie nella didattica. Un passo importante verso un sistema culturale che vive in una concezione cartacea del libro e resiste a una cultura visuale con cui ci si deve confrontare, pena l’incomunicabilità con le nuove generazioni.
L’intervista di Loredana Lipperini a Giovanni De Luna è un ottimo esempio delle potenzialità di uno strumento visuale che, usando il linguaggio dei media di qualità, possa andare incontro alla comunicazione del sapere nel mondo scolastico. E forse non è casuale che si inizi parlando di totalitarismo e del controllo della società attraverso la scuola e la comunicazione di massa.
Enrico Manera
La forza delle idee: scarica la locandina.
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