Speciale

Di pagina in pagina, attraverso l’Africa

17 Luglio 2015

Qui l'articolo introduttivo della serie: Why Africa?

 

 

Niente più di una lista di libri fa venire voglia di leggere: lo sanno tutti i lettori, gli amanti dei libri perennemente a caccia di nuove piste da seguire, di nuovi luoghi da esplorare, di nuovi scrittori e scrittrici da adorare. Lo sanno bene le appassionate libraie di GRIOT, il piccolo grande angolo di Africa nel cuore di Roma, sempre prodighe di consigli di lettura a tutti quelli che mettono piede nella libreria di via di Santa Cecilia, a Trastevere. Proprio da GRIOT arriva dunque un piccolo dono per i lettori e le lettrici in procinto di partire per le vacanze (e non solo): una selezione degli “afro-titoli” più interessanti pubblicati quest’ultimo anno in Italia. Ce n’è davvero per tutti i giusti, perciò… buona lettura!

 

 

 

NoViolet Bulawayo

C’è bisogno di nuovi nomi (Bompiani)

Un esordio letterario davvero straordinario. Al centro, le vicende di una bambina, Darling, che vive mille avventure per le strade del suo quartiere, assieme ai suoi amici, in uno Zimbabwe che piano piano sprofonda nel caos. Darling ha la possibilità di scappare in America, ma nemmeno lì la vita è rose e fiori per un’immigrata come lei. Una storia avvincente, narrata con una lingua originale che consente al lettore di vedere il mondo con gli occhi della sua protagonista.

 

 

 

Teju Cole

Ogni giorno è per il ladro (Einaudi)

Lagos madre e matrigna di un figlio partito, anzi fuggito alla chetichella senza quasi nemmeno salutare, un giorno di tanti anni prima. Al suo ritorno l’uomo, voce narrante, trova una città familiare e irritante, benevola e assolutamente inafferrabile, faticosa e affascinante. Un viaggio di ritorno impossibile e delirante, punteggiato da foto che lasciano intravedere la città attraverso crepe e aperture quasi casuali.

 

 

 

Alain Mabanckou

Pezzi di vetro (66th and 2nd)

Un’ode alla letteratura e all’Africa scritta dall’eclettico e mai scontato scrittore congolese. Il Credito a morte è un bar assurdo, aperto 24 ore su 24 grazie alla tenacia del suo proprietario, Lumaca testarda, che vede passare davanti a sé un’umanità diversa, presa tra allegria e tragedia, piena di storie da raccontare. Toccherà al cliente storico, Pezzi di vetro, amante della letteratura e del vino, raccontare tutto questo, alternando descrizioni esilaranti con citazioni letterarie che faranno la gioia di qualsiasi lettore accanito.

 

 

 

Chimamanda Ngozi Adichie

Americanah (Einaudi)

Il terzo romanzo di una delle star assolute del firmamento letterario africano è forse quello che più somiglia alla sua autrice, nota ormai in tutto il mondo, che ha all’attivo una produzione hollywoodiana tratta dal suo Metà di un sole giallo (Einaudi 2008) e un’apparizione in un video di Beyonce. Americanah racconta di Ifemelu, giovane nigeriana di buona famiglia che studia negli Stati Uniti e che proprio oltreoceano scopre di essere “nera” e “in minoranza”, recuperando i ricordi che ancora la legano alla sua città natale e soprattutto a Obinze, il ragazzo amato da adolescente e mai davvero dimenticato. Ne approfittiamo per segnalare anche il pamphlet intitolato Dovremmo tutti essere femministi (Einaudi 2015), adattamento di una conferenza TEDx nella quale Adichie riflette su cosa significhi essere donna oggi.

 

 

 

Ondjaki

Nonnadiciannove e il segreto del sovietico (Il Sirente)

Ondjaki è uno degli scrittori africani più interessanti e innovativi, e con questo romanzo riesce a raccontare le crepe e le contraddizioni dell’Angola postcoloniale senza appesantire la narrazione di retorica politica. Le surreali vicende che ruotano attorno a un improbabile mausoleo a lode e gloria del Compagno Presidente Agostinho Neto e al piano per farlo saltare in aria sono osservate attraverso gli occhi di un bambino che parla una lingua inedita, infantile e coltissima, che cerca di adattarsi alla realtà, senza rinunciare a interpretarla.

 

 

 

Okey Ndibe

Il prezzo di dio (Edizioni Clichy)

Ike è un nigeriano che vive a New York. La sua è una vita fatta di complicazioni e stenti, occupata dalle necessità più immediate: sbarcare il lunario, assicurarsi documenti in regola, soddisfare le richieste sempre più pressanti dei parenti rimasti a casa. Dopo una serie di vicende che lo portano quasi alla disperazione, Ike viene a sapere che forse c’è un modo per risolvere i suoi problemi: vendere a una galleria d’arte una delle divinità del suo villaggio natale. Ma il viaggio di ritorno alle sue origini non sarà né facile né indolore…

 

 

 

Dinaw Mengestu 

Tutti i nostri nomi (Frassinelli)

La storia di un’amicizia che nasce all’università di Kampala, in Uganda, e approda in America, portando con sé un lascito di esperienze e sogni che diventano sempre più essenziali e reali, in un mondo che il protagonista, Langston, sente di non possedere mai fino in fondo. Un altro splendido capitolo della continua riflessione su identità ed emigrazione, amicizia e rinascita che l’autore di origini etiopi conduce nei suoi romanzi.

 

 

 

Noo Saro-Wiwa

In cerca di Trans-Wonderland (66thand2nd)

Un libro che racconta la Nigeria con lo sguardo di una viaggiatrice d’eccezione: Noo, figlia dello scrittore e attivista Ken Saro-Wiwa. Noo ha con la Nigeria un rapporto di amore e odio: non ci è nata ma la conosce da piccola, quando suo padre costringeva la famiglia a trascorrervi delle vacanze estive che i figli vivevano come un supplizio. Dopo la morte del padre niente più vacanze, un lungo periodo di lontananza, interrotto quando il desiderio di scoprire davvero il cuore del paese ha la meglio sui fantasmi del passato.

 

 

 

Mia Couto

La confessione della leonessa (Sellerio)

In Mozambico, in un villaggio remoto, i leoni attaccano gli uomini, uccidendone a decine. Il governo invia uno squadrone dell’esercito per debellare le bestie assassine. I soldati, però, dovranno affrontare non solo le fiere ma anche gli uomini e le loro credenze ancestrali, piegate a leggere e interpretare un mondo contemporaneo fatto di tensioni e conflitti.

 

 

 

Emilio E. Manfredi

La vita è brutale e poi muori (Mondadori)

Un noir che tiene con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina, ambientato tra l’Etiopia in espansione e la Costa d’Avorio in preda alle violenze post-elettorali, la Guinea Bissau porto d’ingresso della droga colombiana in Europa e la Calabria dei manovratori criminali di questi traffici. Al centro di questa rete, Valerio Montale, un po’ giornalista un po’ trafficante, personaggio devastato da alcool e cinismo ma con una missione da compiere: salvare la figlia, la piccola Malaika, unica àncora di salvezza in un universo allucinante. Esordio letterario di uno straordinario scrittore italiano con l’Africa sotto la pelle.

 

 

 

Damon Galgut

Estate artica (Edizioni e/o)

Lo scrittore sudafricano racconta la storia dello scrittore britannico E.M. Foster, autore acclamato di Passaggio in India e Camera con vista, la cui esistenza fu segnata dalle difficoltà di essere omosessuale in un’Inghilterra puritana e dal desiderio di trovare altrove, negli esotici e bizzarri territori imperiali, stili di vita opposti a quelli della madrepatria. Una storia che è occasione per parlare di differenze e discriminazioni, di incontri e tentativi di dialogo, sullo sfondo di una vicenda, quella dell’imperialismo coloniale, che ha plasmato il nostro mondo.

 

 

 

Wole Soyinka

Africa (Bompiani)

L’invito del grande scrittore e drammaturgo nigeriano, premio Nobel per la letteratura, ad andare oltre gli stereotipi sul continente africano, sia quelli che ne prevedono la morte imminente che quelli che ne esaltano in modo acritico una vivacità priva di sfaccettature. E la speranza che il futuro veda l’arrivo di una nuova stirpe di esploratori che non sia interessata a saccheggiare ma a comprendere.

 

 

 

David Van Reybrouck

Congo (Feltrinelli)

Un saggio che ha avuto un'enorme risonanza internazionale, focalizzato sulla storia di un paese, il Congo, centrale per comprendere le vicissitudini coloniali e postcoloniali di un intero continente. Congo contiene la storia e la geografia, l’archeologia e l’agronomia, la politica del cuore dell’Africa, ricco di risorse e proprio per questo maledetto. Una storia che mette a nudo le vergogne dell’Europa che dei battiti di quel cuore e delle sue risorse si è nutrita e continua a nutrirsi.

 

 

 

 

Con il sostegno di

 

 

Jan Reymond, Rosace, installazione, Fiera del libro di Romainmôtier, 2008. Foto: Thomas Guignard, CC BY-NC-SA 2.

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