Speciale
Fontanelle / Carolo, Sondrio
Io e la Cate stavamo lavando i tappetini della macchina al lavatoio di Carolo e di colpo mi son sentita trasportare nel passato. Come altre donne nei secoli dei secoli insaponavamo, sfregavamo, risciacquavamo, le braccia immerse nell'acqua gelida di montagna, avvolte dalla sua musica scrosciante, forte, continua.
Ricordo che ho voluto immortalare il momento, poi spedii la foto alla mia nonna materna, Mira amama, le scrissi, Como en los viejos tiempos! Siguiendo la tradiciòn!, sapevo che avrebbe sorriso. Lei m'ha trasmesso paziente tutto il suo patrimonio antico di cultura femminile, m'ha insegnato a cucinare, a cucire, a lavorare a maglia e all'uncinetto, a trasformare i vestiti, a non sprecare niente, ho preso da lei la precisione certosina che fa ridere mia sorella.
La amama si chiamava Julitxu e ha sempre vissuto nel paesino della provincia di Guipuzcoa dov'era nata. La sua famiglia aveva un mulino, un luogo magico e verdissimo che abbiamo frequentato da bambini, il fiumiciattolo scorreva accanto formando una cascata che faceva muovere le pale e c'era anche una pozza trasparente dove il cugino Jose Luis si tuffava dalle rocce.
L'acqua ha sempre accompagnato la vita della amama così come la mia, viaggia nel sangue, nei sensi, la sua musica impetuosa mi fa sempre riaffiorare dal profondo il profumo della farina e del pane appena sfornato.