I libri di doppiozero

16 Febbraio 2012

Inauguriamo oggi la nuova libreria doppiozero, questi sono i primi quattro ebook disponibili.

La tessera per acquistare i libri si compra qui.

 


Ai Weiwei

Il blog. Scritti, interviste, invettive 2006-2009

 

Iniziato nel 2006 e chiuso d’autorità tre anni dopo, il blog dell’artista e architetto Ai Weiwei si è imposto all’attenzione internazionale come una delle testimonianze culturali e politiche più coraggiose della Cina contemporanea.

 

“I blog non riproducono la realtà, la producono. Ai Weiwei è senz’altro una delle guide migliori in questo territorio sconosciuto e grazie ai suoi post, raccolti giorno per giorno,il lettore vedrà il mondo sotto una luce nuova, assolutamente inedita.” Hans-Ulrich Obrist

 

“Un libro dal valore inestimabile, come prospettiva critica e come cronaca, e nello stesso tempo un contributo straordinario sul paesaggio politico della Cina contemporanea”. David Roberts

 


 

Marco Belpoliti

Visioni

 

Una raccolta di articoli e brevi saggi sul vedere il contemporaneo: dall’architettura al design, dalla grafica all’arte, dalla fotografia alla percezione.

 

“Per orientarsi in questo mondo caotico, frammentario, complesso, che abitiamo, bisogna essere dei visionari. Ovvero, vedere al di là delle apparenze e persino della realtà stessa. Ci serve un vedere attraverso, oltre, ma anche uno stravedere, un vedere troppo, nonostante i suoi rischi. Solo così si può cercare di riconoscere un ordine – superiore, inferiore o entrambe le cose non importa – nel mondo che ci circonda, in cui pensieri, parole, oggetti si sommano e si sovrappongono in un caos mentale e visivo incredibile.”

 


 

Gianni Celati

Il caso Muccinelli

 

Un racconto divertente, un giallo di provincia surreale.

 

“Forse il caso più strano in tutte le cronache di quei tempi nella nostra cittadina è il caso Muccinelli, che ora cercherò di rinverdire. Un giorno sbarca nella nostra stazione un tal Muccinelli, età sui quaranta, mandato dal ministero degli Interni per svolgere indagini. Si presenta alle autorità, prefetto, sindaco, alti dignitari. Nessuno sa cosa debba indagare, ma il prefetto si mette a sua disposizione, trattandosi d’un agente di Stato. Era il tipo di detective uguale a come si può immaginarlo: impermeabile stretto in vita, cappello sulle ventitré, sigaro spento in bocca, taccuini per prendere appunti. Di nome Muccinelli, minuto e basso come l’omonimo giocatore di calcio, ai tempi.”

 


 

Nicola Lagioia

In memoria di Ciprì e Maresco

 

Un testo critico sul lavoro televisivo, documentaristico e filmico del geniale duo Ciprì e Maresco.

 

“Agli inizi degli anni Novanta, quando la televisione pubblica italiana non era irreversibilmente comatosa come oggi, sugli schermi di una Rai Tre allora diretta da Angelo Guglielmi iniziarono a comparire degli strani frammenti filmati. Si trattava di brevi scenette in bianco e nero che – ad avere un occhio allenato – sembravano una summa perfetta del cinema di Pasolini e di quello di Buñuel, dell’inquietante bellezza dell’epoca del muto (da Buster Keaton in giù) e dell’umanità stremata del Beckett della Trilogia.”

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