Super graphic

2 Aprile 2014

A prima vista Super graphic – a visual guide to the comic book universe (Chronicle, 2013) di Tim Leong potrebbe sembrare un libro esclusivamente per i nerd del fumetto appassionati di supereroi, come rivela la libreria dell’autore in cui predominano il blu dei DC comics, il rosso della Marvel e il giallo pallido di Vertigo, in mezzo a un arcobaleno di editori commerciali e indipendenti.  

 

 


In realtà Super graphic si muove tra tutti questi colori per “divertire e informare” su argomenti complessi e assurdi del mondo del fumetto, esplorando la forma di grafici, tabelle, mappe, diagrammi e timeline, dalla prima all’ultima pagina.


È proprio l’unione di infografica e fumetto, entrambi rappresentazioni visuali, a rendere il libro una guida trasversale, attraente e utile sia per chi ama le serie Marvel e DC, sia per chi è vicino al panorama più indipendente delle graphic novel, dall’America all’Europa passando dai manga.

 


Un manuale per nulla freddo e didascalico, ma esplosivo nei colori e originale nel mischiare analisi di storia del costume, della grafica e dell’editoria con curiosità sorprendenti, a volte con qualche imprecisione e incompletezza.

 


Per il suo stile ironico e intelligente, Super graphic rappresenta un’originalissima parodia dell’infografica stessa che oggi affolla riviste, giornali, libri, blog e siti. 
Lo sa bene Tim Leong, art director di Wired, che, guardando ai suoi supereroi dell’infanzia Superman e Spiderman (giornalisti di professione nella quotidianità), sembra suggerire di prendersi meno sul serio, trovando il modo di fare informazione di qualità senza presunzione e paura dell’errore, riscoprendo il calore di una risata e l’importanza di uno sguardo personale e appassionato. “A love letter to the medium, and hopefully a way to give back to the industry that I owe so much to”, scrive nei ringraziamenti finali. 
E se sfogliamo velocemente la guida come un flip book, l’infografica si trasforma in una sottile forma d’arte, a metà strada tra l’anima pop e i colori accesi degli anni ottanta e lo stile essenziale e metaforico di Noma Bar. Super grafica!

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