#01: Rosalind Nashashibi

3 Ottobre 2011

La ricerca di Rosalind Nashashibi (Croydon, UK, 1973) si concentra sugli attimi d’intensità che affiorano nella vita quotidiana e nei contesti urbani. L’artista si allontana dalla rappresentazione per privilegiare l’esperienza come spazio della coscienza. Spesso due elementi sono giustapposti per rendere visibili differenti livelli della realtà che coesistono allo stesso momento, oppure una scena costruita, una ‘finzione’, è posta in una situazione ‘reale’. L’artista lavora principalmente con il mezzo cinematografico, dove il melanconico scorrere del tempo si espande e l’osservatore è messo in una posizione di verifica del presente.

 

Carlo's Vision è un adattamento di un episodio di "Petrolio", ultimo romanzo incompiuto di Pier Paolo Pasolini in cui il protagonista Carlo ha una visione su Via di Tor Pignattara a Roma. Carlo vede se stesso trainato al contrario lungo la via su un carretto metallico, esattamente come un carrello da regista, e vede la strada come in una lunga carrellata all'indietro. Egli è seguito sempre alla stessa velocità lenta, da Il Merda e Cinzia, una giovane coppia compiaciuta e distante. Tre "Dei" lo stanno trainando, due parlano, uno è silenzioso. Carlo sente le loro voci come delle voci interiori, che interpretano ciò che egli vede.

 


 

Nel mio film, la processione lungo la strada, gli Dei, Carlo e la coppia sono tutti presenti. La visione del personaggio Carlo si svolge all'interno delle scene reali intorno a noi su Via di Tor Pignattara. I momenti della visione si differenziano dagli altri strati di realtà, grazie ai colori brillanti dei filtri e allo sguardo ossessivo del personaggio, che si sofferma su frammenti, dettagli di corpi, capelli, vestiti e parti intime. Io ho interpretato gli dei come fossero dei Genii loci, dei commentatori culturali che potessero conferire una certa autorità ai propri discorsi sulla gente e sulla cultura della borgata, della città e del paese.

 

Andrea Cortelessa è un critico letterario e storico della letteratura e Daniele Balicco è un critico, giornalista e studioso di mass media. Dopo aver trascorso un'intera giornata trainando Carlo lungo la strada leggermente in salita, ho chiesto loro di dialogare, anche insieme a me e ai curatori, sui dettagli della loro esperienza e sulle considerazioni maturate da questa. Il risultato è stato una conversazione di novanta minuti, dai quali ho "estratto" i monologhi interiori che si contrastano come in un controcanto e che sono costruiti in modo che un dio legga il potere attraverso la prospettiva della manipolazione sessuale e l'altro attraverso gli aspetti cospirativi della manipolazione delle realtà urbane da parte dello Stato.

 

Il film è in italiano con sottotitoli in inglese, le immagini che seguono sono fotogrammi delle sequenze della visione.

 

Rosalind Nashashibi

 

Carlo’s Vision, 2011
Film 16mm, 11". Courtesy Peep-Hole, Milano
Foto: Stefania Scarpini

 


 

Occhi di Pesce

 

Peep-Hole è un centro d'arte contemporanea di Milano. Il suo obiettivo è invitare ad uno sguardo più attento verso le pratiche artistiche contemporanee attraverso un programma agile di mostre, lectures, conversazioni ed eventi. Il nome è la traduzione inglese di "spioncino”. Lo spioncino ha un elemento fondante: il “fisheye”: una lente grandangolare che permette di poter osservare una porzione visiva molto estesa.

La rubrica parte da questo assunto di fondo e vi ritorna ogni volta che ve ne sarà l’occasione, presentando progetti speciali curati da Peep-Hole e pensati specificamente per doppiozero dagli artisti che si alterneranno nello spazio di Milano.

 

Rosalind Nashashibi, La Visione di Carlo (Sacro e Profano)
dal 14 settembre al 5 novembre 2011
Peep-Hole
Via Panfilo Castaldi 33
20124 Milano
www.peep-hole.org

 

Rosalind Nashashibi, La Visione di Carlo (Vizi di Forma)
dal 20 settembre al 18 novembre 2011
Nomas foundation
Viale Somalia 33
00199 Roma
www.nomasfoundation.com

 

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