Babbo Natale e Michelino

24 Dicembre 2013

Babbo Natale ha un figlio. Si chiama Michelino ed è ammalato. Da qualche mese ha una tosse molto forte, che tiene tutti svegli la notte, persino le renne nella stalla sotto casa. Alla mattina Michelino si sveglia molto stanco e affaticato. Non può andare avanti così. Il medico ha detto a suo padre che deve portarlo al caldo, in un paese tropicale, tra le palme, sulla spiaggia, a fare bagni di mare.

 

La tosse potrà passargli solo così. Babbo Natale, che è un papà molto premuroso, non sa come fare, perché proprio nei giorni in cui Michelino dovrà andare al mare con la sua mamma, che di nome fa Cesira (lei è la moglie di Babbo Natale), lui deve volare con le renne in giro per il mondo, per portare ai bambini i doni che hanno chiesto (e che li avranno, se saranno stati buoni). Le renne soffrono terribilmente il caldo e così lui non può accompagnare Michelino con la sua slitta, e poi correre subito via per i doni. Inoltre, i Tropici sono anche molto lontani. Ma Babbo Natale ha avuto un’idea, che sarà anche una sorpresa per Michelino, il quale ha chiesto come dono di stare la notte di Natale con il suo papà, mentre proprio quella sera, da quando lui è nato, è sempre in giro con la slitta.

 

 

Di nascosto a tutti ha istruito Cesira, perché prenda il suo posto sulla slitta. Hanno fatto le prove, e il marito le ha insegnato come si guida con le redini, come si parcheggiano le renne sul tetto e poi si scende dal camino (del resto lei è più magra di lui). Cesira non ha la patente per guidare il carro volante, e perciò Babbo Natale l’ha vestita con il suo abito rosso e bianco, che Cesira ha cucito e stretto per indossarlo meglio. Le va a pennello. La notte sta per arrivare. Tutto è pronto. Intanto Babbo Natale ha prenotato sotto falso nome il viaggio in aereo per i Tropici, per lui e per Michelino, che continua a tossire. Nel momento in cui Cesira-Babbo Natale parte con la slitta volante, arriva il taxi davanti a casa. Scivola un poco per la neve alta, ma carica padre e figlio, e poi via veloce all’aeroporto.

 

 

Mentre sta per chiudere la portiera dall’auto, Michelino saluta Cesira, in alto nel cielo con la slitta: “Ciao mamma!”. Il tassista si sporge per guardare, ma non capisce bene. Per non farsi riconoscere Babbo Natale, che ora si chiama, Federico, si è tinto la barba di nero, e se l’è pure tagliata un poco. Padre e figlio sono sull’aeroplano che è decollato, quando passa la slitta con le renne. Tutti i passeggeri si protendono verso i finestrini e guardano. Esclamano: “Passa Babbo Natale!”. Seduti in fondo all’aeroplano, Michelino e Federico si danno di gomito e sorridono contenti. “Mamma è davvero brava a sostituirti!”. “Ssstt, Michelino, che altrimenti ti sentono”. L’aeroplano vola via e lascia una striscia di fumo bianco dietro di sé: Buon Natale a tutti!

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