Speciale
Er nasone de Piazza Madonna dei Monti
Piazza Madonna dei Monti, giù in fondo, a guardia della Suburra. Giulio “er coco” diceva che con l’acqua che sgorga dar nasone viene mejo a pajata. Acqua marcia, sì, acqua marcia c’è scritto sotto al cappello della fontanella che c’ha ‘no zampillo che è più arzillo der sorcio. Sprizza orgoglioso e prepotente che quanno lo catturi in bocca per vendetta te gela er canino, poi svicola e si imbuca nella strozza mentre il gozzo sussulta come un pischello arrapato. Mi sedevo sulla scalinata verso le sedici, quando la calura estiva principiava a smette’ de appiccicà. Stavo lì, a guardare er nasone mentre sputava il getto dritto dritto nel buco. Preciso, sicuro, sempre lo stesso, orgoglioso, eterno, come è eterna Roma. Sì, stavo seduto lì a non pensare e mi sentivo un papa con le orecchie colme dal botto dello scroscio che mi appagava, mi ipnotizzava. Si infilava quatto quatto dentro me come fossi la sua puttana.