Speciale

Tavoli | Claudio Magris

25 Febbraio 2013

Più che un tavolo, un mare. Lo sparso ordine delle cose sembra seguire il flusso di onde continue. Non c’è disordine, piuttosto uno sciabordare che supera i confini del tavolo mischiandosi con una cassettiera e sfumando i confini con il pavimento fino al cassetto spalancato colmo di carte e appunti. Una medusa tendente al verde con in corpo un CD lambisce un’agenda e qualche cartolina, mentre una musicassetta e una videocassetta riaffiorano da un passato lontano, da abissi di un archivio imprevedibile. Tre pinzatrici, o piuttosto pesci martello, nuotano compatte vicino allo scoglio di un barattolo Illy nel cui coperchio guizzano graffette come gustosi pesciolini. E poi forbici e francobolli, carte e penne, una scrittura continua dello spazio che si sovrappone su più piani in una confusione obbligatoria, ma chiarissima, perché non c’è scampo e altre strade non sono possibili. I portapenne, come una barriera corallina, limitano il frusciare di carta oltre il quale le pile si fanno precise. Si stagliano sull’angolo estremo due schedari la cui fine dichiarata è ferma alla Q. Oltre, il pavimento, e una lampada che volge lo sguardo quasi a sollecitare un aiuto, probabilmente quello di una telefonata che tutto dovrebbe lasciare come è, in attesa di un nuovo ritorno. Il tavolo da lavoro di Claudio Magris è un luogo da cui partire e tornare. Nel mezzo, un altro tavolo in un altro luogo, storico e famoso. Un tavolino di marmo stretto e lungo al caffè San Marco con il suo via vai di persone e il loro chiacchiericcio che si aggiunge ai rumori della macchina del caffè provenienti dal bancone. Un mondo caotico e incontrollabile che Claudio Magris racconta con il movimento naturale della penna su un foglio di carta. Il suo sguardo, che dal mondo ha raccolto storie e forme, si trasfonde nell’ingombro del suo tavolo per passare da lì in un altro mare ancora.

Se continuiamo a tenere vivo questo spazio è grazie a te. Anche un solo euro per noi significa molto. Torna presto a leggerci e SOSTIENI DOPPIOZERO

Bollo blu Dona (Mobile)