Speciale

La superstizione politica

4 Luglio 2015

Per parlare con precisione e nel significato prosaico, i membri della società civile non sono atomi. La proprietà caratteristica dell’atomo consiste nel non avere alcuna proprietà e perciò nessuna relazione, condizionata mediante la sua propria necessità naturale, con altri esseri fuori di esso. L’atomo è privo di bisogni, autosufficiente; il mondo fuori di esso è il vuoto assoluto, cioè questo mondo è privo di contenuto, di significato, di espressione, proprio perché l'atomo possiede in se stesso tutta la pienezza. L’individuo egoistico della società civile si può gonfiare, nella sua rappresentazione non sensibile e nella sua astrazione non vivente, fino a diventare l’atomo, cioè un’essenza irrelata, autosufficiente, priva di bisogni, assolutamente piena, beata. La realtà sensibile, non beata, non si preoccupa dell'immaginazione dell’individuo; ciascuno dei sensi di lui lo costringe a credere all’essere del mondo e degli individui fuori di lui, ed anche il suo stomaco profano gli ricorda quotidianamente che il mondo fuori di lui non è vuoto ma è ciò che propriamente riempie.

 

Ciascuna delle sue attività essenziali e delle sue proprietà, ciascuno dei suoi impulsi vitali diventa il bisogno, la penuria, che trasforma il suo egoismo, il suo desiderio di sé, in desiderio di altre cose e di altri uomini fuori di lui. Ma, poiché il bisogno del singolo individuo non ha (...) una connessione immediata con il soddisfacimento, ogni individuo è quindi costretto a creare questa connessione, diventando parimenti il mediatore tra il bisogno altrui e gli oggetti di questo bisogno. Sono quindi la necessità naturale, le proprietà umane essenziali, per quanto alienate possano apparire, l’interesse, che tengono uniti i membri della società civile; il loro legame reale è la vita civile, e non la vita politica.

 

Non è dunque lo Stato che tiene uniti gli atomi della società civile, ma il fatto che essi sono atomi solo nella rappresentazione, nel cielo della loro immaginazione – il fatto che nella realtà sono esseri fortemente distinti dagli atomi, cioè non sono egoisti divini, ma uomini egoistici. Solo la superstizione politica immagina ancora che la vita civile debba di necessità essere tenuta unita dallo Stato, mentre, al contrario, nella realtà, lo Stato è tenuto unito dalla vita civile.

 

 

 

Karl Marx, La sacra famiglia, Editori Riuniti, Roma 1972, pp. 157-158.

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