Racconti e immagini profonde

15 Luglio 2015

Ancora video in questa penultima puntata dello speciale a cura di Massimo Marino dedicato a Giuliano Scabia per i suoi ottant’anni (l’ultima uscita, con grandi sorprese, il 18 luglio, giorno del compleanno, che sarà seguito dalla prima mondiale, il 19 alle 11 al Mittelfest di Cividale del Friuli, di Viaggio nel teatro vagante. Sei canti dell’infinito andare,  e il 20 alle 17.30 nella Fortezza medicea di Volterra, per il festival Volterrateatro, da Buon compleanno Giuliano! -simposio/spettacolo).

 

Le puntate precedenti dello speciale comprendono l’intervista Alla ricerca della lingua del tempo, la pubblicazione in quattro puntate del poema Albero stella di poeti rari – Quattro voli col poeta Blake (lo potete scaricare in pdf qui), l’articolo di Oliviero Ponte di Pino sul suo teatro, l’intervista di Attilio Scarpellini sulla delicata questione della violenza politica, incrociata in vari momenti dal ricercare di questo poeta teatrante, lo sguardo allo Scabia “veneto” di Fernando Marchiori, il racconto di Francesca Gasparini sul laboratorio di Scabia all’Università di Bologna, il suo originale, erratico, esperienziale, teatrale insegnamento dal 1972 al 2005, i video del Gorilla Quadrumàno.

 

 

 

Scabia è uno dei padri fondatori del nuovo teatro italiano, maestro profondo e appartato di varie generazioni, artista sperimentatore, poeta, drammaturgo, regista, attore, costruttore di fantastici oggetti di cartapesta, pittore dal tratto leggero e sognante, narratore, pellegrino dell’immaginazione, tessitore di relazioni, incantatore. In questa puntata lo vediamo nei panni del diavolo col forcone legato con cordone indissolubile al suo angelo attraversare paesi e borghi dell’alto Casentino, fino al santuario della Verna e a Monte Penna; far dialogare il Drago di Montelupo, costruito in un laboratorio presso l’Ospedale Psichiatrico Giudiziario toscano, con Marco Cavallo, il simbolo della liberazione dal manicomio, creato all’Ospedale Psichiatrico  di Trieste diretto da Franco Basaglia nel 1973. Lo ritroviamo con abiti di antico contastorie contadino a cavallo del suo destriero di cartapesta con azzurra gualdrappa, per arrivare, attraverso colline dolci, al Deposito attrezzi del Teatro delle Ariette, a declamare i suoi poemi. E infine, nella notte, con tromba e cavallo, irrompere per gli auguri di Anno Nuovo nella casa di Marmoreto di Busana dove sono raccolti figli e nipoti di Minghin, Domenico Notari, capomaggerino conosciuto nei Viaggi del Gorilla Quadrumàno nel 1974. Tra gli astanti ci sono Aurora, Euridice, Eneide e Sveno, nome di cavaliere antico, muratore, autore di un libro di versi del quale ha parlato doppiozero in un articolo.

 

Teatro immaginario, ossia dell’immaginazione, che attraverso grandi immagini (il diavolo, l’angelo, il drago, il cavallo azzurro, altri destrieri, alberi di vita e poeti, soli...) e parole crea un palcoscenico di relazioni umane, trasportate dall’abitudine quotidiana, dal dolore dell’esclusione, nel mistero, nel bisogno di incontro, nel gioco rivelatore della trasposizione poetica.

 

Ma. Ma.

 

 

 

Il passaggio del Diavolo e del suo Angelo per l’alto Casentino con visita all’eremo della Verna e salita al Monte Penna

 

Il video del 1981 è composto dai materiali girati da Moreno Bartolini e Mauro Magrini sullo spettacolo del Diavolo e del suo Angelo nell’alto Casentino (primavera-estate 1980). Restaurato da Luca Luglio (su questo spettacolo-viaggio si veda Giuliano Scabia, Il Diavolo e il suo Angelo preceduto dalla Lettera a Dorothea e seguito da un racconto fotografico di Sebastiana Papa e da un saggio di Ferdinando Taviani, Firenze, La casa Usher 1982).

 

 

 

Il Drago di Montelupo

 

Il video di Maurizio Conca del 2006 racconta il finale di una straordinaria esperienza tenuta da Giuliano Scabia nell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Montelupo Fiorentino nel 2003: il drago costruito con i pazienti incontra Marco Cavallo, simbolo della liberazione dai manicomi. Diario per immagini di una festa, nonf a dimenticare la situazione di dolore ed esclusione dalla quale nasce:

Quando un drago ti prende

e ti infuoca

sta calmo.

Lui è te – lo conosci bene .

Lui sa chi sei – e ti ama.

Lui è pieno di vento e di fiamme,

ha tutti i tuoi sogni

e i disastri.

È forte – fortissimo.

È pronto a distruggerti.

Ma ti ama.

Amalo.

Fallo volare.

Lui è pieno di ferite – è sofferente –

A volte assassino – matricida – dolente.

Sta cercando di capire se stesso – chi siamo.

È tremendo. Quando si calma

è una rosa di sangue.

 

(dal libro: Giuliano Scabia, Pilade Cantini, Il Drago di Montelupo, Corazzano, Titivillus 2004)

 

 

 

Della poesia nel teatro il vento | prima parte

Ariette

 

Firmato da Maurizio Conca, questo video racconta la lettura di alcune parti di L’insurrezione dei semi per il festival del Teatro delle Ariette A teatro nelle case a Castello di Serravalle (BO) nel 2004 (Giuliano Scabia, L’insurrezione dei semi, Milano, Ubulibri, 2000).

 

 

 

Della poesia nel teatro il vento | seconda parte

Marmoreto

 

Questo video di Maurizio Conca mostra una delle attività più segrete di Scabia: ogni dicembre compone gli auguri per l’anno nuovo in forma di poema con suoi disegni, stampa un libretto, lo spedisce agli amici e lo va a recitare da alcuni di loro, in particolare nella casa dei Notari a Marmoreto di Busana nell’alto Appennino Reggiano. Intorno a lui si stringono figlie, nipoti, bisnipoti di Minghin, Domenico Notari, poeta e capo del maggio drammatico di quelle parti, conosciuto con il Gorilla Quadrumàno. La prima visita a Marmoreto e Busana per Natale avvenne nel dicembre del 1974, con gli studenti del corso di Drammaturgia 2, per leggere e restituire il libro del Gorilla, pubblicato da Feltrinelli (Gruppo di Drammaturgia 2 dell’Università di Bologna, Il Gorilla Quadrumàno. Il teatro come ricerca delle nostre radici profonde, introduzione di Giuliano Scabia, Milano, Feltrinelli 1974). In quell’occasione i giovani universitari, in sostegno ai pompieri e agli abitanti, dovettero ingaggiare un’epica lotta in faggete e castagneti contro fiamme che stavano bruciando il monte Ventasso. In questo video, ripreso il 26 dicembre del 2004, legge L’opera del Sole sfolgorante  (auguri per l’anno 2005).

 

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