Le elezioni e i nuovi media
Di tutto quello che è successo nelle elezioni americane balza all’occhio l’utilizzo delle piattaforme digitali, e la differenza che queste hanno portato rispetto a soli quattro anni fa. Otto anni fa, per dire, non esistevano i Social Network, e nel 2008 Obama fu il primo presidente a usarli con competenza per la sua comunicazione.
Ma lasciando da parte il discorso sull’utilizzo che ne hanno fatto i candidati (segnalo solo il capolavoro dello staff Obama: www.romneytaxplan.com ), a questo giro elettorale la differenza vera l’hanno fatta i grandi media insieme alle nuove tecnologie . Ognuno, dalla CNN al New York Times, da Twitter a Instagram, dall’Huffington a Google map, ha messo in piedi siti ad hoc. Come se si trattasse di nuovi prodotti editoriali, a metà fra l’informazione, la comunicazione e l’interattività.
Molto facilmente posso averne perso qualcuno, ma ho collezionato una piccola serie.
Twitter ha messo on line election.twitter.com/, ovvero un sito in cui monitorare in tempo reale il peso dei candidati sulla piattaforma, filtrando persino per temi politici.
Caucus (il blog politico del NYT) ha collezionato in uno storify foto di Instagram
Google ha immancabilmente fatto un Doodle.
Sempre Google un aggregatore di news ad hoc.
E poi in collaborazione con CNN delle mappe interattive con tutti i dati, persino i soldi spesi dai candidati stato per stato.
Foursquare (il social network della geolocalizzazione), ha posizionato in tempo reale tutti gli utenti mentre votavano. /www.ivotedmap.com/
L’Huffington post, come molti, ha creato le mappe in tempo reale, ma stavolta utilizzando solo html5 (niente flash). E il New York Times oggi spiega la vittoria con una infografica splendida.
Il Guardian ha pubblicato una bellissima graphic novel, animata, che racconta la sfida elettorale.
Bluefin Labs ha provato a fare degli Exit Pool aggregando i post di facebook o tweet in cui si parlava di votazione. wwwthecrowdwire.org/
E infine, la spettacolare APP per iPad 270towin, in cui è possibile conoscere qualsiasi cosa delle elezioni americane, anche le vecchie, in una infografica che dà dei punti a tutti.
Questi sono alcuni dei nuovi prodotti editoriali che affiancano TV e giornali nella battaglia mediatica dei contenuti e dell’informazione.
E' chiaro che questo è solo l’embrione di una partita (quella dei media) che si giocherà in questo spazio. Basti pensare che Obama ha annunciato la vittoria su Twitter, facendola seguire da una foto con sua moglie che è diventato il tweet più retwittato di tutti i tempi: 646.415 retweet.
Fa solo un po’ sorridere che tutto questo enorme circo mediatico sia poi, alla fine, anche un grande momento storico mondiale, che si gioca, ogni quattro anni, nel piccolo, ma ormai famosissimo Ohio.
Ma questa è la democrazia, controindicazioni comprese, e forse si potrebbe persino azzardare che la comunicazione in rete sia un piccolo vantaggio per i democratici. E questa, fosse vera, sarebbe una bella notizia.
Roberto Marone
twitter.com/roberto_marone