Volevo fotografare rondini
Volano tra i 30 e i 40 km orari, quando mangiano. Da qualche mese i nostri cieli sono popolati da questi uccelli che chiamiamo rondini. Ho voluto fotografarne una entro maggio.
Adesso che ho la foto sotto gli occhi, faccio un giro sul web per documentarmi un minimo, ma scopro varietà di specie e sottospecie; restringo allora il campo di ricerca e mi soffermo sulla differenza tra rondine, balestruccio e rondone. Scarto subito l’ipotesi di quest’ultimo perché apprendo che è completamente bruno e con una chiazza chiara alla gola. Dovrei continuare a cercare informazioni per capire quale ho fotografato, invece interrompo il mio studio ornitologico: per la foto che avevo immaginato, sapere di più mi è indifferente, di fatto, il loro modo di volare veloce e a bassa quota, inseguendo insetti, è molto simile. La problematica di realizzazione dello scatto non sarebbe cambiata.
Ho trovato le condizioni ottimali per realizzarla, in prossimità degli argini del colatore Olona, laddove si unisce al Lambro Meridionale. Stavolta il mio giro nella periferica e consueta zona cinque si è risolto così.