Serata di magia al Forte
Sono diretto, in una giornata d'inverno, verso Forte dei Marmi. L'occasione è uno spettacolo di magia organizzato da cari amici nel loro bel ristorante sulla spiaggia. Per rendere meno futile l'occasione, rimedio ai rimbrotti di Goffredo Fofi quando gli confessai di non aver mai letto Mario e il mago, uno dei più bei racconti di Thomas Mann, che ha per tema una serata di magia finita in tragedia. Protagonista è il mago Cipolla, a metà tra il demiurgo e il ciarlatano, personaggio in cui alcuni hanno rintracciato un'allusione a Mussolini, altri a d'Annunzio.
Non che in Italia siano mai mancati gli apprenti sorcier, ma la finezza psicologica con cui Mann ritrae l'azione del mago e le reazioni del pubblico è davvero magistrale, così come perfetta è la ricostruzione di Torre di Venere alias Forte dei Marmi nei suoi riti di fine estate negli anni Venti.
Quando arrivo ha smesso di piovere da poco, la temperatura è mite, e così, accompagnato da un vago senso di noia, faccio due passi nella cittadina semideserta che ha l’aria di un campo di minigolf in abbandono.
Tra i pregi del Forte bisogna contare la sua immutabilità nel tempo e, ormai assorbiti nei riti dei giri in bicicletta, delle passeggiate in pineta e della contemplazione del tramonto col sole che muore nel mare con, alle spalle, il riverbero delle Apuane, le famigliole russe si sono adattate al dolce tran tran. Certo, per spezzare la noia, qualche sparatoria con le pistole ad acqua riempite a champagne ancora ci scappa.
Ma non certo in questa stagione e, disarmato, mi avvio alla serata di magia che raduna i villeggianti milanesi e fiorentini di lungo corso, qualche locale e i fanatici del Forte, quelli che lo frequentano dodici mesi l'anno. Il ristorante, con annesso bagno, è magnifico d'estate. Elegante e discreto, sfrutta la spiaggia 'lunga' della Versilia e cenare guardando il mare con i piedi nella sabbia è lo zenith dell'eterno ritorno agli anni sessanta. Altro che Jerry Calà!
Ora siamo tutti radunati nel bagno e, per scacciare gli spifferi, ci gettiamo senza troppo eleganza sul curato buffet: risotto con zucca, capperi e zafferano, insalata di mare, flan di porri con crema di parmigiano, tartare di tonno. Per finire flan e torta di cioccolato, ananas al porto con mousse di zabaione, ma il mago Eddy, di cui si mormora che si sia esibito davanti a Putin e a Sarkozy, è entrato in azione. Passa discreto da tavolo a tavolo facendo volare sigarette, saettare carte di credito che riappaiono tra mazzi di carte, le signore si sfilano caute i gioielli per offrirli ai suoi giochi, ma è un crescendo e il personale esce curioso dalle cucine.
Il mago Eddy affratella Forte dei Marmi: è questa la vera magia. Tutti sono di ottimo umore. Foto di gruppo. Richieste di bis. Io però a un tavolo scorgo Adriano Panatta, idolo dei miei verdi anni. Ho letto persino l'autobiografia. Mi apposto in attesa di attaccar discorso. Lo osservo: è grosso, ma non più grasso, non un capello bianco se non qualche filo all'altezza delle tempie, modi da vero signore. Si accorge del mio comportamento da groupie, – ma quando esce a fumare una sigaretta finalmente lo intercetto e riesco a scambiare due battute.
Il mago Eddy ci tiene sulla corda fino alla fine, ma la levitazione la farà soltanto per pochissimi intimi. Io ci son già andato a dormire. Domani devo raggiungere Portofino per una riunione dello yachting club. Ah, che vita! Devo chiedere al mago Eddy come far levitare la mia Panda.
L’Orsa Maggiore – viale Franceschi 29, Forte dei Marmi. Tel 058482219 – è, per quanto conosca, il ristorante cum bagno più elegante del Forte con un menu che abbina una classica cucina di mare, leggermente rivisitata, a qualche proposta più inventiva. Ottima cura nei dettagli. Prezzi da Forte dei Marmi.