Topinambùr
Dove sono finiti i topinambùr? In questa declinante stagione le gialle corolle di Helianthus tuberosus ci confortano con minor assiduità dai margini delle strade. Che la crisi aggressiva abbia indotto gli italiani a procurarsi i tuberi eduli, anziché nelle botteghe (costose) degli erbaioli, lungo i fossi dove facili si propagano e aprono i solari capolini sugli alti, dritti steli?
Difficile crederlo. Li avrà sfatti l’altalenante estate di torrenziali acque e caldi tropicali.
Il loro poeta, Andrea Zanzotto, che più di un inno ha intonato a questi “favi di luce soavi” avrebbe lamentato il diradarsi dell’“irreggibile/trapungere d’autunno” (Riletture di topinambùr, Sovrimpressioni):
O voi bene affidati,
solerti nel servirci di giallori rari
sul ciglio d’incerti afflati,
di fallibili itinerari
Cieli di azzurro appena allattato
per topinambùr in drappello
a sorvegliare dal cancello
se e come mi senta amato
Portate alla più aggrediente evidenza
il vostro sapere per caso-assonanza-baldanza
ciò che mai viene dato per scienza
[…]
Con voi partirò, topinambùr
per meditazioni invisibili, acri,
su autunnali tranelli o avalli
su adýnata su mai
Certo, quest’invasiva erbacea perenne, della medesima famiglia degli eliotropi (asteraceae), non è molto amata dai giardinieri.
Così il poeta, mirabilmente, in nome dei girasoli d’autunno, se la ride dei loro idiosincratici veti (Topinambùr, Meteo):
O filiazione
forse infida, dicono,
della luce più irta,
provocatori di paroline e bisbigli:
provocare ad appelli ed a fini
rimproveri eh eh
fin dentro i giardini
Ma, forse, Zanzotto avrebbe sorriso soddisfatto anche all’idea di connazionali costretti a riconvertirsi in spigolatori dalla dieta frugale e salubre: il rosso tubero del topinambùr è un naturale diuretico e antidiabetico.
D’altronde, prima che la pomme de terre lo spodestasse, era frequente sulle mense dei contadini che sapevano bene il fatto loro, e ne apprezzavano il caratteristico gusto di patata aromatizzata al carciofo. Sapore esaltato anche dai piemontesi che lo eleggono da sempre verdura principe della bagna càuda.