Non solo documentazione

7 Luglio 2011

Come intendere Alighiero Boetti? Come capirlo? Semplice nelle opere che voleva intenzionalmente chiare e godibili; eppure così strano da cogliere nel suo nucleo creativo, nel senso vero dei suoi atti. Perché faceva realizzare le opere agli altri, biro, arazzi, disegni con le sagome? È un’opera l’hotel che ha aperto in Afghanistan? Che cosa è l’arte nelle sue mani?

 

Molti ne hanno scritto, molti lo rivendicano, ma ancora non si è colto appieno il portato del suo atteggiamento. Il fatto è che Boetti ci mette di fronte alla limitatezza delle analisi formali e ci richiama al centro vivo dell’arte, e a quello pulsante dell’uomo: sistole e diastole, ma intanto il sangue scorre, come i suoi semplici dispositivi, basati sulle opposizioni, per far circolare l’arte.

 

Amici, l’arte è questione di sensibilità. Lo sanno bene quelli che sono vicini all’artista, che lo ammirano, che aiutano, lo vedono creare, lo ascoltano parlare. Costoro raccolgono con ammirazione le tracce della sua azione, perché sanno che non è solo documentazione, né solo feticismo, ma la chiave stessa per comprendere.

 

Ebbene, ecco un libro che nasce da alcuni di quelli che stavano intorno a Boetti, che hanno messo a disposizione materiali inediti che ci fanno entrare dentro le opere – a volte letteralmente, come nel caso delle frasi scritte sulle carte che compongono la Colonna – o dentro il fare dell’artista, dai progetti agli appunti, alle fotografie di viaggio, dei luoghi, degli oggetti, delle persone, alla contabilità dei pezzi (eh sì, quanti arazzi sono stati realizzati con la frase “Avere fame di vento”, o “Fuso ma non confuso”, o...?) e altro ancora.

 

Qui si vede bene che non si tratta solo di un corollario, di un supplemento alle opere, ma che si assiste a un’idea di arte diversa, “un’arte intesa non come produzione di cose ma come creazione delle condizioni per cui continui ad esistere” (rubiamo la frase a un amico, ma si colga l’occasione per sentirlo di nuovo dalla viva voce dell’artista stesso, per esempio nella bellissima videointervista realizzata da Antonia Mulas).

È questo, evidentemente, il senso di simili iniziative.

 

Il libro, a cura di Amedeo Martegani e Luca Pancrazzi, è intitolato  Alighiero Boetti. Unpublished materials e edito da A+Mbookstore. Se ne trovano informazioni e qualche pagina a questo indirizzo

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